Rigassificatore: “una nave che non serve nè a Piombino tantomeno all’Italia e agli italiani”

Comunicato stampa.

Sulla questione della nave rigassificatrice probabilmente in arrivo nel porto della città, credo che oltre i tecnicismi e i ricorsi alle leggi, ci sia una questione fondamentale e ben più importante, ossia squisitamente politica. Sarebbe una buona cosa, oltre che intelligente e onesta, se il nuovo Governo fermasse l’iter procedurale a riguardo per riflettere meglio sulle possibili strategie da adottare per accumulare il gas e non lasciare il Paese in difficoltà dall’autunno del prossimo anno.

È un’ idea seria e buona aver ripensato alla riapertura delle trivelle per andare a prendere il nostro gas in Adriatico, ma bisogna fare di più, e bisogna iniziare degli investimenti cospicui in energie alternative da affiancare a ciò che abbiamo ora, e magari iniziare a studiare altro come succede già oggi in Francia, Germania o per esempio nei paesi scandinavi. 

E questo per quanto riguarda il livello tecnico parlando di approvvigionamento. 

Poi c’è un lato politico che non si può nascondere, e pensare di andare a prendere LNG a costi altissimi rispetto a quelli attuali pagati alla Russia (la Germania infatti si è opposta addirittura alle proposte dell’Unione Europea e sta sfruttando la sua condotta in arrivo dalla Russia), pare ancora più assurdo ed economicamente insostenibile. E qui un Governo che intende dare una svolta netta al passato della politica che questa Nazione ha avuto è non solo opportuno ma indispensabile, e ogni scelta compiuta deve andare a favorire le nostre aziende sempre più in crisi e i cittadini che, continuando così, non potranno neppure appigliarsi alla disperata “canna del gas”.

E Piombino, con la maggioranza dei suoi cittadini, sta dando una prova di orgoglio e serietà smisurata, i famosi NIMBY sono solo nelle calendiane teste o poco oltre. Piombino ha detto sì a tutto, da sempre, non si può certo negare e a parte mille promesse mai mantenute dalla Regione o dal Governo di turno, qua non si è visto mai nulla che migliorasse le sorti della città . 

E allora è ingiusto demonizzare chi sui social racconta attraverso foto o frasi le bellezze e le potenzialità di questo territorio che merita molto di più, a partire dal rispetto e dalla dignità di preservare ciò che con difficoltà in questi ultimi anni si è provato a sviluppare. 

Perciò un NO di una città e di un comprensorio che ha unito cittadini di diverse idee politiche a una nave che non serve nè a Piombino tantomeno all’Italia e agli italiani è una battaglia giusta per non condannare definitivamente un territorio e per dire che la democrazia è ancora un cardine importante della nostra Nazione….

Luca Baragatti Alleanza per Piombino