“Sanità in Val di Cornia: dalla ASL solo silenzi e promesse mancate”

Comunicato stampa.

Durante le oltre tre ore della recente riunione della terza commissione consiliare, presieduta dal dott. Mario Atzeni, erano emersi con chiarezza i gravi problemi che affliggono la sanità del nostro territorio. Alla ASL erano state richieste informazioni puntuali e risposte concrete, che purtroppo sono arrivate solo in minima parte.

Appena due giorni dopo, l’Azienda Sanitaria ha diffuso sulla stampa un comunicato trionfalistico, annunciando l’apertura (con mesi di ritardo) del reparto di Psichiatria, l’ampliamento dell’ospedale di comunità, il futuro cantiere del nuovo pronto soccorso e l’acquisto di macchinari, tra cui un’angio-TAC coronarica. Ma la realtà emersa in commissione è ben diversa.

Abbiamo posto una domanda chiara: perché i cittadini della Val di Cornia, che presentano un tasso molto alto di mortalità e morbilità per malattie cardiache, non possono ricevere lo stesso trattamento tempestivo garantito in altre aree della Toscana?

La necessità di avere un angiografo

Ad oggi, chi chiama un’ambulanza da casa accede in tempi utili alla terapia coronarica; ma chi si presenta al pronto soccorso di Piombino rischia tempi di intervento ben oltre i protocolli internazionali, con conseguente pericolo per la vita. Per questo abbiamo chiesto l’istituzione a Piombino di un’Unità Operativa di Cardiologia dotata di angiografo. I tecnici inviati dall’ASL non hanno fornito alcuna risposta, né sul tema né sulla grave carenza di cardiologi, ridotti ormai a soli due.

Stesso silenzio per il reparto di Urologia, dove a ottobre andrà in pensione il dott. Marco Sicolo, con il rischio concreto di cessazione del servizio; e per l’Oculistica, dove la riduzione del personale ha già portato a un crollo degli interventi e a tempi di attesa insostenibili, persino di anni per un’operazione di cataratta.

Lisyta di attesa bloccate

La situazione più sconcertante riguarda però le liste di attesa bloccate per molte prestazioni ambulatoriali: inizialmente negate dalla direttrice sanitaria dell’ospedale, che poi – messa di fronte all’evidenza – non ha saputo fornire alcuna spiegazione, nonostante si tratti di un fatto gravissimo e potenzialmente illecito.
Questi e altri nodi cruciali sono rimasti senza risposta.

Ancora una volta, la ASL e la Regione Toscana dimostrano disattenzione e totale mancanza di rispetto verso i cittadini della Val di Cornia e il loro diritto alla salute. Ancora una volta, Regione e ASL disertano le convocazioni o vi partecipano senza assumersi responsabilità, confermando un atteggiamento che non possiamo che definire di grave ignoranza istituzionale.

La lista civica Ferrari Sindaco continuerà a denunciare con forza questa situazione e a chiedere, con determinazione, che al nostro territorio vengano finalmente riconosciuti i diritti che spettano a ogni cittadino toscano.