In questi giorni, oltre alla calura estiva, infiamma la polemica sulla sanità piombinese e della Val di Cornia. La notizia dell’arrivo di nuovi cardiologi a Cecina, mentre a Piombino si continua a ridurre i servizi e il personale, ha lasciato tutti increduli. Sempre più, l’ospedale di Villa Marina perde pezzi e offre ai cittadini meno possibilità di accedere alle cure necessarie.
Si potrebbero analizzare i gravi problemi legati alla cardiologia piombinese, o ribadire che il progetto di ospedale unico con Cecina non regge più. Si potrebbe anche rinnovare l’esistenza del documento firmato dai Sindaci, che la Regione Toscana continua puntualmente a ignorare. Temi, insomma, ce ne sarebbero in abbondanza.
Tuttavia, ciò che fa scalpore è il post apparso questa mattina sui social, dal profilo del Presidente Giani, in cui si disegna una realtà completamente diversa dalla nostra. Si parla addirittura di un “ammodernamento” dell’ospedale di Piombino, almeno per quanto riguarda il pronto soccorso, e dell’arrivo di nuovi macchinari. E ci chiediamo: saranno davvero macchinari all’avanguardia, o si tratterà di apparecchi riciclati da altri ospedali? Inoltre, si parla di nuovo personale in arrivo, ma per ora sembra che questo arrivi ovunque tranne che a Piombino, e comunque si tratta di sostituzioni.
Il Presidente Giani ci dice che sta lavorando per la sanità di Piombino e per i piombinesi, sostenendo giustamente che la salute sia un diritto e che il suo governo stia facendo il possibile per garantirlo. Ma davvero non ci sono parole per commentare tali affermazioni. Anche il suo stesso partito, a livello locale, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione sanitaria e al nostro ospedale, che serve non solo la città, ma un’intera comunità che si trova distante decine di chilometri dai principali centri ospedalieri. Eppure, è proprio in queste aree che la Regione Toscana sta investendo ingenti risorse, spesso in modo discutibile, come nel caso di Livorno, che dista pochi minuti da Cisanello, uno degli ospedali più importanti d’Europa.
La politica deve impegnarsi a risolvere concretamente le problematiche sanitarie, senza strumentalizzarle per fini elettorali. È urgente iniziare a modificare i paletti del decreto Balduzzi, che ha compromesso la funzionalità dei piccoli ospedali, e dare finalmente il via all’assunzione rapida di personale medico, infermieristico e OSS in Toscana, senza ulteriori ritardi.

