Si è svolta ieri l’assemblea dei lavoratori dello stabilimento JSW di Piombino, chiamata a esprimersi sull’ipotesi di accordo quadro per la reindustrializzazione del sito. Un momento importante, che però è stato purtroppo gestito in modo del tutto inadeguato.
USB stigmatizza con forza la scelta delle strutture nazionali di FIM, FIOM e UILM di blindare l’assemblea, impedendo ogni intervento esterno, compreso quello dei nostri rappresentanti regolarmente presenti in qualità di struttura regionale USB. Una decisione grave e sbagliata, tanto più perché l’accordo è frutto di un percorso condiviso tra più soggetti: impedire il confronto e il pluralismo delle voci sindacali significa svilire il ruolo stesso dell’assemblea.
Non solo. Riteniamo che i lavoratori avrebbero dovuto essere messi nelle condizioni di esprimersi in modo più consapevole e trasparente, attraverso una votazione ordinata e con la possibilità di ricevere in anticipo il testo dell’accordo. Invece, si è proceduto a una votazione per alzata di mano senza che tutti i presenti avessero potuto leggere e valutare nel dettaglio i contenuti.
Pur in presenza di queste criticità, USB non intende sottrarsi alla responsabilità di portare avanti gli impegni assunti. Se nelle prossime ore si arriverà alla firma definitiva dell’intesa, si apre una fase nuova: quella della vigilanza attiva e permanente.
Sarà infatti fondamentale che tutte le parti coinvolte – Governo, Regione, azienda e organizzazioni sindacali – operino con serietà e coerenza affinché tutti i punti dell’accordo siano rispettati e attuati nei tempi previsti, a partire dalle garanzie occupazionali e dai reali investimenti industriali.
USB continuerà a vigilare e ad agire con determinazione per tutelare i diritti dei lavoratori e per assicurare che il futuro di Piombino non sia costruito sulla propaganda ma su basi industriali, pubbliche e solide.
USB PIOMBINO