Campiglia Marittima: due mostre d’arte contemporanea

Sabato 19 luglio due grandi mostre d’arte contemporanea diffusa sul territorio si inaugureranno nel
borgo di Campiglia Marittima collocando straordinarie e innovative sculture alla Pieve di San
Giovanni, nelle vie di Campiglia e al Teatro dei Concordi.

In programma inaugurazione sabato 19 ore 18.30 Pieve di San Giovanni – ore 19.15 Vicolo del Sole

  • ore 19.45 Foyer del Teatro Concordi, dove in più, la sera alle 21.30, il Teatro dell’Aglio presenta
    La Locandiera di Carlo Goldoni, adattamento e regia Maurizio Canovaro.
    Sono Lorenzo e Simona Perrone con “Il bianco in Æternum” e Laura Pesce con “Sole e Luci a
    Campiglia” a creare un dialogo che va “dagli occhi al cuore” attraverso il bianco dei primi e il
    colore della seconda, un dialogo artistico che lancia forti messaggi sul potere della conoscenza e
    della speranza. Il tutto inserito nell’ambito del cartellone dell’estate campigliese “Artinsieme”
    voluto dal Comune di Campiglia Marittima e realizzato grazie al contributo e al concorso di
    numerose realtà associative, istituzioni pubbliche e privati. Tra queste Amacampigliamarittima,
    Seiventurinesese, Ente Valorizzazione Campiglia, Teatro dell’Aglio capofila del progetto presentato
    sul bando per la cultura di Fondazione Livorno, istituzione che ha messo a disposizione un prezioso
    contributo economico. Fondamentale anche il ruolo di sponsor provati locali che hanno creduto e
    supportato l’evento.
    Libri sottratti al destino del macero, sono i “LibriBianchi” trasformati in sculture di carta e di
    bronzo, bianche, concettuali, solo in alcune minimi accenni di colore per sottolineare il potere
    comunicativo del bianco: sacro e civile si fondono nelle opere dei due artisti milanesi. Insomma,
    come scrive il critico d’arte Stefano Soso “Come nel Kintsugi giapponese che impreziosisce ciò che
    è stato rotto, così Lorenzo e Simona Perrone con un intento non solo estetico, ma anche etico,
    vogliono comunicare che i libri buttati al macero sono Cultura che non va trascurata, è qualcosa che
    ci nutre, ci protegge, ci solleva: deve essere valorizzata e difesa, oggi più che mai. Così la carta si fa
    metallo prezioso”. La mostra è stata pensata specificamente per essere allestita a Campiglia, realtà
    che gli artisti conoscono dalla fine degli anni ‘70 ed amano molto, a tal punto che vi hanno
    acquistato una casa dove abitare per rigenerare corpo e mente. L’attrazione per questo borgo si
    sviluppò attorno al clima di vivace fermento artistico che si respirava nella Campiglia anni ‘70,
    quando pittori, scultori e musicisti di varie nazionalità ne fecero il loro buen retiro.
    Per questo evento la collocazione delle opere si articola in “spazi che, per natura e storia, seppur
    con linguaggi diversi, sono legati all’idea di ascolto, accoglienza – scrive Stefano Soso – pensati per
    mettere in relazione le persone nel raccoglimento, per ritrovarsi e condividere. La mostra si
    costruisce proprio su questo dialogo tra spazi, tempo e significati: l’antico ed il contemporaneo, il
    sacro e il civile, la spiritualità e la scena, uniti dall’arte come strumento di riflessione e presenza. È
    proprio da questa idea che parte il progetto di una mostra diffusa: creare un percorso d’arte che non
    si esaurisca in un solo luogo, ma che si apra al paese, lo attraversi e lo connetta”. Per chi desidera
    approfondire, da poco è uscita in libreria, edita da Skira, la Monografia “LIBRIBIANCHI”, storia e
    filosofia delle opere dei due artisti.
    Luminosità del vetro di Murano e colori, trasparenze, esplosioni di gioia in un parallelismo tra arte e
    scienza, universi, micro e macrocosmi sbocciano sulle opere murali di Laura Pesce che da oltre
    trent’anni ha scelto il centro storico come luogo di vita e produzione artistica. “Ho scelto sole e luci,
    il sole che si riflette sulle opere a cielo aperto e le luci che illuminano le sculture all’interno del mio

laboratorio e del Teatro, come simboli di speranza in un mondo che è così abbrutito dalla cattiveria,
dalla guerra, dalla violenza – spiega Laura Pesce – io attraverso l’arte desidero dare bellezza, gioia,
speranza a chi osserva le opere. Ho voluto trasmettere questo messaggio in modo semplice e
piacevole. Già adesso le persone che passano nel vicolo del Sole dove sto lavorando al murale in
vetro di Murano, si fermano mostrando interesse, meraviglia, felicità alla vista di queste forme tra
l’astratto e il floreale, molti campigliesi – afferma l’artista – e ritengo sia la cosa più bella che dei
residenti trovino più bello il luogo dove vivono”. Semplicità e profondità del messaggio artistico si
sviluppano da solide radici “Soffiare il vetro non si improvvisa, non è un lavoro da autodidatta, è
un’arte che necessità di essere appresa con un percorso formativo serio per raggiungere la
necessaria competenza, altrimenti è un’attività che può diventare anche pericolosa perché si ha a
che fare con il fuoco e con materiali incandescenti” Nel libro “A biography of or sun” edito da
Springer nel 2024, Laura Pesce esplora il rapporto tra i miti e manufatti antichi all’arte moderna e
all’astrofisica, essendo appassionata di scienza ed avendo più volte esposto le sue opere in occasione
di convegni di astrofisica. Ha esposto al Palazzo Blu a Pisa, al King’s College a Londra, Ad
Amsterdam e Utrecht e nel 2027 porterà il suo lavoro in Grecia, ancora in un contesto scientifico.
Lo storico e critico d’arte Andrea Baldocchi scrive “Ogni suo leggiadro tocco di colore raggela
retorica e banalità e stimola la fantasia di tutti noi. E il suo suggestivo sogno diventa la nostra
concreata realtà, il nostro unico sole. Laura Pesce carezza la luce del sole, che vibra, ci circonda e ci
abbraccia”
Così si esprimono sull’evento la sindaca Alberta Ticciati e l’assessora alla cultura Silvia
Benedettini: “Ospitare due mostre così importanti nel nostro Comune, dove l’arte si unisce a temi
sociali, è il segnale che crediamo nella cultura come anello di congiunzione tra la società e le varie
forme artistiche – afferma la sindaca Alberta Ticciati – Dobbiamo intendere la cultura come
arricchimento sociale e civico, ma anche come uno strumento attrattivo e coinvolgente per chi
sceglie il nostro territorio per un periodo e per chi lo abita – e aggiunge – una scelta che richiede
intuizioni, collaborazione con il tessuto associativo, con gli operatori economici e investimenti non
scontati e non marginali in termini di impegno amministrativo, gestionale e non in ultimo
economico”.
“Il progetto di Arte diffusa che vedrà la partecipazione di artisti legati alla nostra terra e che sono
riconosciuti a livello nazionale e internazionale – commenta l’assessora Silvia Benedettini – vuole
offrire l’opportunità di creare un legame tra arte e territorio, coinvolgendo il pubblico in un dialogo
con l’arte ma non dimenticando la riflessione su temi sociali attraverso il linguaggio visivo. Le
opere sono dislocate in vari luoghi del Borgo e creano un percorso immaginario che invita i cittadini
a esplorare e conoscere la ricchezza del territorio in cui viviamo. Un incontro arricchente e
stimolante tra arte e natura. Colgo anche volentieri l’occasione per ringraziare Alberto Benedetti,
artista poliedrico che ha aperto la stagione espositiva al Palazzo pretorio con la mostra fotografica
La riproducibilità dell’amore, in corso fino al 30 luglio”.
Le mostre saranno visitabili gratuitamente dal 19 luglio al 12 ottobre:
Il bianco in Æternum – Orari di apertura della mostra durante i mesi di luglio e agosto:
1) Pieve di San Giovanni: tutti i giorni dalle 15:00 alle 20:00.
2) Teatro dei Concordi: giovedì / venerdì / sabato dalle 18:00 alle 22:00

  • chiusura temporanea mostra nel foyer del teatro dei Concordi durante il festival Apritiborgo nei
    giorni dal 7 agosto al 22 agosto
  • informazioni tel. +39 3894365349
    Sole e Luci a Campiglia – Orari di apertura della mostra durante i mesi di luglio e agosto:
    Studio/Laboratorio Angolo Vicolo del Sole e Teatro dei Concordi: giovedì / venerdì / sabato dalle
    18:00 alle 22:00
  • chiusura temporanea mostra nel foyer del teatro dei Concordi durante il festival Apritiborgo nei
    giorni dal 7 agosto al 22 agosto
  • informazioni tel. +39 3894365349