Così termina il comunicato stampa della maggioranza sulla mozione sulla riorganizzazione della sanità dalla stessa presentata.
La situazione è comica ma non fa ridere… fin dall’inizio.
Per dovere di informazione ricordiamo che sono due gli organismi previsti dalla Legge 40/2005 per gestire la parte sociale, sociosanitaria e socioassistenziale: la Conferenza Zonale Integrata (nelle Zone ove non ci sono le Società della Salute) e la Società della Salute, laddove costituite.
Nelle Zone ove c’è la Società della Salute questa esercita le funzioni della Conferenza Zonale interata (che è la Conferenza dei Sindaci prevista dalla Legge Regionale 41/2005, “integrata” dal Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria) e anche quelle della Conferenza dei Sindaci prevista, appunto, dalla Legge Regionale 41/2005, che è la legge specifica del Sociale, funzione fondamentale dei sindaci.
Capirete che ogni volta che leggiamo “La Conferenza dei Sindaci qui”, “La Conferenza dei Sindaci là” un sorriso increspa le labbra, se non altro per la manifesta ignoranza normativa. E non solo per questo.
Pare ovvio che il Pd si sia astenuto. Non poteva votare a favore ma neanche contro, essendo stato l’artefice del progetto dell’Ospedale Unico, ma il Partito della Rifondazione Comunista si è sempre smarcato da una visione che non teneva di conto delle problematiche di Piombino, dei cittadini della Zona e del loro ospedale. Siamo sempre stati in disaccordo con quel documento che privilegiava l’ospedale di Cecina rispetto a Villamarina, che prevedeva l’attivazione di strutture su entrambi gli ospedali sapendo bene che a fatica ce ne sarebbe stata una.
Fa sorridere anche che il partito del sindaco e quello dei suoi alleati chieda alle opposizioni di votare una mozione che impegni la Regione e l’Azienda Sanitaria a fornire un cronoprogramma, a illustrare lo status degli interventi sull’ospedale e a garantire il pieno coinvolgimento del sindaco e “della Società della Salute” (non della Conferenza dei Sindaci) nella programmazione “nel rispetto del ruolo e delle prerogative degli enti locali”.
Fa sorridere perché nella Conferenza Regionale dei Sindaci, ove è presente anche l’assessore di riferimento, e nella Conferenza Aziendale dei Sindaci, organismi (entrambi) in cui si discutono gli aspetti “sanitari” dell’ambito di competenza, e questo E’ un aspetto sanitario, c’è il Presidente della Società della Salute Valli Etrusche, quella Società della Salute di cui il Sindaco Ferrari fa parte come rappresentante del Comune più grande, quello con più abitanti.
Dobbiamo quindi pensare che il Sindaco non riesca a esprimere il proprio ruolo nell’ambito della SdS? Che non riesca a portare avanti le legittime richieste della popolazione di Piombino e di Zona in un ambito così importante per i cittadini come la salute e che abbia bisogno del supporto del Consiglio Comunale tutto, anche dell’opposizione?
L’unico al quale deve essere rivolta la mozione e l’unico che deve rispondere, è proprio il sindaco!
E’ lui che rappresenta Piombino nell’ambito della Società della Salute ed è sempre lui che può far leva sulla Presidente della SdS affinché agisca sia a livello regionale che a livello aziendale, cioè nei luoghi in cui si discute, si sceglie, si decide, spesso sulle spalle dei cittadini, a vantaggio di questo o quel territorio o di questo o quel rappresentante istituzionale che ci è più simpatico o che sa fare meglio il suo lavoro.
Forse il punto è proprio questo… forse il Sindaco non sa far valere le ragioni di Piombino, dell’Ospedale di Villamarina laddove quelle ragioni potrebbero essere ascoltate. Magari ha le sue motivazioni in merito che a noi non è dato di conoscere.
Responsabilizzare il Consiglio Comunale, quindi tutti i cittadini di Piombino che quel consiglio hanno votato, quando la responsabilità è solo del Sindaco, è mortificante, anche per quei cittadini che invece lo hanno votato.
Fra l’altro si ricorda che quando Rifondazione Comunista presentò un Ordine del Giorno in cui si chiedeva che venisse chiesto alla Direzione Aziendale un crono programma con tempistiche e risorse per i lavori al Presidio ospedaliero da consegnare ai Presidenti dei Gruppi in modo che potessero monitorare e, se del caso, chiedere notizie sullo stato di avanzamento al Sindaco che così avrebbe potuto farsene portavoce nelle sedi opportune e informarne poi il Consiglio, la maggioranza votò contro ritenendolo offensivo nei confronti della Direzione aziendale.
Ora non lo ritiene più, evidentemente.
Rifondazione Comunista Piombino