Orizzonti Liberali è un’associazione nata per iniziativa di Luigi Marattin e di una parte di Italia Viva in netta contrapposizione con le strategie renziane di avvicinamento al “Campo largo”. L’associazione vuole essere il punto di partenza verso la costruzione di un nuovo partito liberaldemocratico riformatore. Il 23 e 24 Novembre 2024 a Milano è stato avviato ufficialmente questo percorso, che ha visto il coinvolgimento di altri soggetti, in particolareLiberalDemocratici Europei (LDE), Liberal Forum e NOS, divenuti a tutti gli effetti nostri compagni di viaggio per approdare sperabilmente entro l’inizio dell’estate al congresso fondativo del partito nuovo con un orizzonte ben chiaro: le elezioni politiche 2027.
Il nostro obiettivo è quello di costruire una piattaforma alternativa al bipolarismo bi-populista di destra e sinistra,rappresentando e interpretando quel pezzo di società che da tempo diserta le urne non riconoscendosi più in questa sterile contrapposizione tra curve ultrà. Qui sta la sfida dei liberali: scrivere una pagina inedita nella storia politica del Paese. Un grande foglio bianco all’insegna del liberalismo. Il Paese ha bisogno delle idee liberali proprio perché ci sono appartenute e ci appartengono poco; in un mondo dove gli Stati nazionali sono sempre più spogliati di competenze sovrane c’è però bisogno di un approccio liberale ai grandi temi che dovremo affrontare nei prossimi anni.
Non c’è, non c’è mai stato e mai ci sarà nella storia repubblicana un esercito di non votanti in trepida attesa di nuove proposte politiche. Questo esercito va conquistato, va coinvolto, gli va consentito di diventare militante e classe dirigente. Questo non è palesemente possibile riproponendo minestre riscaldate cambiandone il nome. La politica è l’attività simbolica per eccellenza; in politica il nome è il”cosa” e non è concesso barare, pena la sconfitta senza appello.
L’alternativa è una e una soltanto: una nuova offerta politica.Nuovo linguaggio, nuova visione, nuova idea di società. Il congresso fondativo del partito nuovo nella necessità di adottare i nuovi paradigmi che l’epoca globale porta con sé, dovrà affrontare il nodo centrale della leadership: quale leadership per quale cambiamento. Non è solo una questione di contendibilità. La condizione di contendibilità sta unicamente nel sentirsi ognuno pienamente legittimato e alla pari. La questione centrale e da cui tutto deve partire è che il cambiamento non si realizza inseguendo il consenso, si costruisce dando una direzione alle proprie scelte: il consenso è un mezzo, non un fine.
Per questo è necessario superare i modelli di leadership incentrati sulla ricerca del consenso, superando la moda del numero di followers ripensando la leadership come ” rifondativa e diffusa”. Per questo c’è estremo bisogno di una organizzazione a rete nella quale individuare e valorizzare le soggettività che dovranno comporre la classe dirigente del nuovo partito a tutti i livelli, basata su merito e competenze.Le competenze non si esauriscono dentro le strutture di partito recenti o passate e nemmeno in chi è stato eletto ai vari livelli.La società è piena di competenze acquisite ad esempio tramite lo studio, tramite il fare impresa, tramite il lavoro, tramite il volontariato alla pari e spesso superiori a quelle acquisite nella “vita” di partito esistente.
Dimostriamo di aver capito ed imparato la lezione.
A nome di Orizzonti Liberali Livorno
Alessandro Pulidori, Coordinatore Provinciale.
Antonio Dorino, Presidente
Pierluigi Rinaldi, Segretario.

