Rigassificatore: richiesta piano di emergenza

Al Prefetto della Provincia di Livorno

                                               e. p.c    Al Governatore della Toscana

                                               e. p.c   Al Sindaco del Comune di Piombino

                                                           Alla stampa

OGGETTO: Rigassificatore a Piombino – 

 IL Comitato Salute Pubblica di Piombino e della Val di Cornia, si rivolge a Lei, Signor Prefetto per rappresentare le proprie preoccupazioni e quelle di gran parte della città per la presenza, nel nostro piccolo porto, di un rigassificatore della capacità di 5 miliardi di mc annui di rigassificazione, IMPIANTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE di cui al decreto 105 del 2015.

La tragedia del lavoro presso la raffineria ENI di Calenzano ha rafforzato in noi la convinzione che impianti simili debbono essere collocati lontano da centri abitati e da luoghi con presenza di elementi vulnerabili.

Una tragedia immane quella di Calenzano che ha portato questo Comitato ad associarsi alle condoglianze dei tanti cittadini e Autorità, ma che ha anche portato a scrivere di nuovo a tutti coloro   che sono coinvolti nella procedura di autorizzazione, di controllo o altro inerente la Nave del Gas. 

Nave che è collocata nel nostro piccolo porto, vicinissima alla stazione marittima, ai traghetti in continuo collegamento con le Isole e distante poco più di 1000 metri dalle prime abitazioni.

Il nostro è un porto estremamente trafficato.

Il rigassificatore è qui dal luglio 2023 e da allora non abbiamo mai smesso di parlare e scrivere della inopportuna e impropria collocazione, della pericolosità di un impianto collocato nel nostro Comune dove la popolazione ha manifesto il dissenso insieme alla propria amministrazione, tanto più che qui per la procedura d’urgenza, decreto 50/2022, non è stata adita la Valutazione di Impatto Ambientale.

In seguito anche alle rivendicazioni della città il commissario al Rigassificatore della Toscana ha disposto con atto (ordinanza commissariale n.140 del 25 ottobre 2022) che il rigassificatore debba rimanere nel nostro porto per tre anni dal 2023 al luglio 2026.  

Il 2026 è vicino tuttavia non si registrano azioni tali da far intravedere certezze per il suo allontanamento.

Temiamo che la scadenza temporale non sia rispettata, pur richiamata dalla stessa sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio n.01279/2024 pubblicata il 23/01/2024 al quale l’Amministrazione Comunale si era rivolta.

Siamo inoltre preoccupati perchè la popolazione non ha ancora a disposizione il Piano di Emergenza esterno di competenza della Prefettura di riferimento di cui al decreto 105 del 2015.

 La Prefettura ha a disposizione due anni per predisporre il Piano di emergenza, la Nave rigassificatrice con relative metaniere opera ininterrottamente pertanto rivolgiamo istanza a codesta Autorità affinchè voglia dotare la popolazione di uno strumento così importante di prevenzione e di tutela per la sicurezza pubblica, senza attendere i tempi previsti dal decreto 105/2015.

Piombino è dotato di una sola strada di accesso che diventa particolarmente trafficata in estate con il traffico turistico diretto alle Isole dell’arcipelago Toscano.

In porto si sono verificati nel corso di quest’anno almeno due episodi delicati, uno in particolare quello di agosto quando un traghetto con trecento persone a bordo per un incendio è dovuto rientrare in porto transitando ad alcune centinaia di metri dalla metaniera che stava rifornendo di Gas naturale liquefatto il rigassificatore.

Gli incidenti possono succedere e se succedono in impianti a rischio di incidente rilevanti le conseguenze possono o potrebbero essere impegnative, si ricorda che il porto di Piombino è dotato di un solo bacino di evoluzione per tutte le manovre di navi e imbarcazioni.

Abbiamo appreso da informazioni giornalistiche e televisive che codesta Autorità in riferimento agli impianti a rischio di incidenti rilevanti presenti nella Provincia di Livorno, intende promuovere incontri tecnici di lavoro, ci auguriamo che gli stessi siano occasione per agevolare la redazione del piano di emergenza esterno per Piombino. Confidiamo di essere ascoltati in questa richiesta.

Ribadiamo che la città aspetta che il rigassificatore venga allontanato nei tempi indicati dalla autorizzazione commissariale del Governatore della Toscana, tempi richiamati nelle motivazioni della stessa sentenza del Tar sopra detta.  

Il Comitato Salute Pubblica di Piombino e della Val di Cornia

                                  Il  Presidente

                               (Aldo Balzano)