I comuni blocchino la riorganizzazione del TPL

I COMUNI BLOCCHINO IMMEDIATAMENTE LA RIORGANIZZAZIONE DEL TPL SEGUENDO INDICAZIONI DELLA DELIBERA REGIONALE 1146 

“Leggendo la delibera regionale 1146 di ottobre 2023 salta agli occhi come la Regione Toscana, attraverso un ragionamento da buon padre di famiglia – spiega Giuliano Parodi candidato sindaco della lista civica Progetto Piombino – dia indicazioni precise di non modificare gli orari dei bus e le fermate fino al termine della scuola,  per evitare a metà anno di sconvolgere le abitudini e l’organizzazione di migliaia di lavoratori e studenti, come sta succedendo da noi.
Pertanto credo che i sindaci della Val di Cornia e la Provincia di Livorno, che finora hanno chiaramente sottovalutato il problema e stanno cercando di porre rimedio adesso attraverso incontri con studenti ed operai, raccogliendo le varie criticità sui disservizi in maniera postuma,  dovrebbero  pretendere  di far valere le indicazioni riportate nella delibera Regionale 1146/2023, sospendere immediatamente ogni modifica e ripristinare da subito il vecchio orario. Una volta congelata la riorganizzazione, bisognerebbe concertare, di accordo con le esigenze dei cittadini e AT, gli eventuali tagli kilometrici o spostamenti di orario funzionali ad ottimizzare la spesa generale senza danneggiare il servizio pubblico.”

Come noto la gara unica regionale, dopo un lungo contenzioso, si era conclusa con l’affidamento del servizio a Autolinee Toscane a partire del novembre 2021, compreso, per due anni, il lotto debole (T2), quindi fino al 31 ottobre 2023, le Province dovevano poi decidere se mettere a bando il lotto T2 per altri 10 anni, attraverso una gara di evidenza pubblica, o affidare, anche quello, previo accordi ad Autolinee toscane.

La provincia di Livorno, a differenza di altre province ha deciso di non andare a gara e quindi che ad AT venisse affidata e gestita al di fuori del lotto unico regionale a partire dal tempo novembre 2023 il traffico della rete debole.

Le province che hanno messo a gara il servizio (Arezzo, Lucca, Massa e Carrara, Siena e Pisa) e che quindi dal 2024 avranno per la rete debole un gestore diverso da AT, hanno usufruito grazie alla delibera regionale 1146 dell’ottobre 2023 risorse aggiuntive, 3 milioni di euro per il contratto ponte con AT che gli garantisce il servizio fino all’affidamento al nuovo gestore, e la possibilità di posticipare qualsiasi tipo di variazione di orari e tratte a giugno 2024.

La competenza all’affidamento del servizio di Trasporto Pubblico Locale nei lotti deboli è stata assegnata alle Province che vi avrebbero dovuto provvedere al tempo indicato come  T2 (1 novembre 2023), i comuni e la Provincia di Livorno dovrebbero innanzitutto spiegare ai cittadini perché non hanno messo a gara tale servizio, che poteva essere certamente rivisto dal punto di vista kilometrico (e quindi anche economico)  ma senza penalizzare le corse in essere fondamentali per studenti e lavoratori, ignorando il problema e, lasciando fare tutto ad AT che ha agito in maniera univoca senza tenere conto delle necessità dei territori.

“Questa storia in maniera precisa denota – conclude Parodi – come gli Amministratori locali siano scollegati dalle esigenze del territorio, tanto da accorgersi solo mesi dopo il voto sulla riorganizzazione del trasporto che questa è penalizzante per i loro cittadini e, in maniera estremamente goffa a mio avviso, provare a rimediare facendo finta di cadere dal pero o additando colpe ad AT. E’ necessario che chi si assume l’onere di Governare un territorio sia sempre attento alle esigenze della sua comunità e sia costantemente collegato con essa in un continuo dialogo aperto che permette di evitare disagi come quelli a cui stiamo assistendo.”