Dobbiamo in primo luogo, stigmatizzare il mancato invito a una rappresentanza di Cittadini presso la sede del Consiglio Comunale quando si è parlato di sviluppo del polo siderurgico. Come è noto vi sono Gruppi e Comitati che si battono da anni per la difesa dell’ambiente, della salute e per uno sviluppo diversificato che offra una più ampia possibilità di occupazione. Nessuno tra i rappresentanti dei vari partiti presenti ha avuto niente da eccepire su questa ” assenza”, forse per il timore che la nostra voce avrebbe potuto essere l’unica nota stonata in un coro di sì? Consensi dati su quanto illustrato dai Tecnici presenti e in ossequio alle scelte che sembrano provenire anche dal Governo, seguendo un percorso analogo a quello seguito, con Kaled, Rebrab e Jindal, mostratisi poi inconcludenti. Sia chiaro per noi quel Consiglio Comunale non è che l’inizio di un percorso da costruire e che deve vedere i cittadini di Piombino potersi esprimere direttamente in modo chiaro e senza mediazioni su una scelta che potrebbe determinare la nostra vita per molti decenni. Riteniamo che a tutt’oggi per il polo siderurgico non vi sia un piano industriale preciso, ma solo al momento l’intenzione di impiantare una nuova acciaieria Danieli-Metivest a Piombino. In attesa di maggiori informazioni di tipo tecnico, di impatto ambientale/consumo di risorse e di verifica concreta della sua fattibilità, riteniamo questa una occasione per non restare fermi e per agire immediatamente per:1) fare partire le bonifiche e mettere finalmente in Sicurezza la Falda Superficiale comprendendo all’interno della trincea drenate anche la discarica di Ischia di Corciano, come da Noi proposto molto tempo fa e accolto all’unanimità dal Consiglio Comunale di Piombino, senza bonifiche non è possibile nessun tipo di insediamento industriale; 2)chiedere alla Regione Toscana di non avvallare quanto deciso dalla Conferenza dei Servizi e confermare invece quanto stabilito dalla VIA: la discarica può accogliere solo rifiuti di origine siderurgica compresi i cumuli abbancati illegalmente da decenni in varie aree del SIN, per noi la discarica deve accogliere solo rifiuti locali originati dalle bonifiche, deve essere al servizio del territorio e puntare poi alla sua chiusura in sicurezza data la dimensione raggiunta e la vicinanza del quartiere Colmata; 3) ribadire che qualsiasi industria che debba utilizzare terreni del SIN provveda a bonificarli e non ad utilizzare quelle aree che potrebbero già oggi essere resi ad altri usi; 5) che il molo usato per far stazionare il rigassificatore, debba essere sgombrato il prima possibile per poter essere utilizzato da qualsiasi altro imprenditore che a differenza della SNAM potrebbe portare centinaia di posti di lavoro in più. In molti vorrebbero che i Comitati privi da condizionamento partitico sparissero il prima possibile e la prima mossa è stata quelli di ignorarli in occasione del Consiglio Comunale su Metinvest-Danieli. Non spariremo continueremo a batterci per mandare via il prima possibile la Golar Tundra dal nostro territorio e perché l’Italia scelga le energie rinnovabili; continueremo a lottare perché Piombino non diventi la città dei rifiuti e respingiamo la scelta di far insediare a Montegemoli un bruciatore della plastica e della vetroresina come ha fatto il Comune; continueremo a lottare perché negli spazi residui della discarica vadano solo i rifiuti prodotti dalle bonifiche e locali respingendo il piano di Rimateria-Rinascenza; ci batteremo infine perché i lavoratori siderurgici possano continuare ad avere un futuro che non crei danni ambientali, danni alla salute e non impedisca la diversificazione economica; ci batteremo per difendere il nostro ospedale…. Ci batteremo per una democrazia che non si limiti alla delega e che ascolti i cittadini non solo una volta o ogni 5 anni.
La Piazza della val di Cornia
