Testo di Gordiano Lupi, foto di Riccardo Marchionni
Anch’io tra i molti vi saluto, nerazzurri emersi dalla terra natia, da tutto un popolo amati. Trepido seguo il vostro gioco. Ignari, esprimete un passato, cose antiche meravigliose su quel tappeto erboso, che rapido incede verso tersi cieli invernali.
Scacciate angosce e pensieri quando giocate, resta la gioia d’un pomeriggio al campo, sorrisi fugaci, abbracci, voglia di vittoria, pur se non accade. Giovani siete, esempio per ragazzi di domani, vi porta il vento a vincere contese, per noi che guardiamo attoniti quel gioco, un tempo protagonisti, adesso buoni solo a sedere intirizziti nella tribuna sferzata dal vento di grecale. Vedo un bambino con la palla in mano e un immenso portone del passato, sguardo perso, immerso nel futuro, sogno d’un magico orizzonte, ai confini del campo una bandiera, un topolino in maglia nerazzurra, che sventola solitaria sopra il muro.
Fonte d’ispirazione: Umberto Saba, Squadra paesana eFanciulli allo stadio