Servizi sanitari della Val di Cornia vicini alla paralisi: un disastro annunciato

La notizia del probabile imminente collasso del servizio sanitario della Val di Cornia, arriva
direttamente dalla direttrice della Società della Salute a mezzo stampa: la carenza di specialisti nei
nostri nosocomi mette a rischio le cure essenziali per i cittadini.
Una notizia che preoccupa molto ma che, purtroppo, non mi sorprende. Sono anni che, insieme a
tutto centro destra Toscano, denuncio una situazione di assoluta emergenza di carenza del
personale, di specialisti, macchinari, organizzazione, ma soprattutto evidenzio da sempre la
necessità di pianificare con una programmazione seria e strutturale il futuro degli ospedali di Elba,
Piombino e Cecina.
La Regione, la SdS della Val di Cornia, e gli altri organi competenti, fino ad oggi si sono limitati
soluzioni “tampone” per tentare di coprire i turni ospedalieri (massacranti per il personale in
servizio) e i servizi sanitari (carenti per i cittadini), pagando professionisti privati oppure spostando
specialisti da altre zone, senza mai affrontare con competenza e volontà risolutiva il problema.
Dove è finito il progetto pilota sul Presidio unico? Il progetto, tanto declamato dall’assessore
regionale alla sanità, di interventi intesi ad intensificare le professionalità dei nostri ospedali per
salvaguardare i servizi essenziali sanitari locali? Non è dato saperlo. Anni e anni sprecati
nell’immobilismo totale delle diverse giunte regionali, tante finte promesse, senza nessuna azione
seria.
Oggi, trovare soluzioni imminenti al tardivo grido di allarme della dott.ssa Laura Brizzi, quando
ormai “i buoi sono scappati”, è davvero un’impresa.
I pochi specialisti nelle liste, ovviamente, non vengono nei nostri ospedali scegliendo altri presidi
ospedalieri più efficienti ma dove, soprattutto, c’è chiarezza sul futuro. Uno scenario che avevamo
previsto e che abbiamo cercato di scongiurare con tutti i nostri mezzi a disposizione, tentando di
spingere la Regione a correre ai ripari già dalla la scellerata pseudo “Riforma Rossi”.
I continui tagli trasversali per tentare maldestramente solo di far tornare i conti, senza una
programmazione strutturale, stanno portando alla prevedibile paralisi del sistema assistenzialistico
della costa tirrenica.
On.le Chiara Tenerini
Forza Italia