Lista Ferrini: un nuovo progetto civico e politico

La Lista Ferrini – Piombino al futuro, che sosteneva Gianni Anselmi, si è riunita per analizzare il voto. Dai risultati è evidente la vittoria netta e personale del Sindaco uscente Ferrari e l’altrettanto netta sconfitta della nostra coalizione, con un risultato che per la nostra lista, con soltanto 279 voti, è assolutamente deludente.

Non siamo riusciti a far comprendere quella voglia di partecipazione e di cambiamento che avremmo voluto rappresentare ed è stato un nostro limite. Quell’elettorato civico e progressista, aperto ed orientato allo sviluppo economico, laico e senza dogmi ideologici, cui anche i partiti che ci sostenevano come Psi, +Europa, Repubblicani e LibDem volevano rappresentare, ha trovato probabilmente in Ferrari e nella sua lista le risposte che cercava. 

La capacità comunicativa di Ferrari, la sua immagine pragmatica e il bisogno di continuità hanno prevalso su un bilancio reale della sua azione che noi continuiamo a considerare negativo. Nel ringraziare Gianni Anselmi per la disponibilità e l’impegno, non possiamo non fare alcune considerazioni. La prima è che un candidato Sindaco non si costruisce in 6 mesi, soprattutto andando a prendere chi il Sindaco lo ha già fatto, sicuramente bene, terminando dieci anni fa. Al di là del valore del candidato e delle sue capacità, infatti, l’immagine che è stata data è quella che in cinque anni la coalizione non èstata capace di costruire niente di nuovo.

La differenza di voti tra europee e comunali sta tutta qui e ha travolto non solo il Pd, ma tutta la coalizione. La seconda considerazione è sul ballottaggio. Tutti insieme abbiamo pensato che rivolgersi a Rifondazione Comunista e guardare a quell’elettorato che non aveva votato al primo turno e che ritenevamo potesse essere comunque di sinistra, ci avrebbe consentito di recuperare voti. Non è stato così ed abbiamo tutti quanti sbagliato valutazione. Rifondazione non ci ha appoggiato ed il suo elettorato neppure e chi era rimasto a casa al primo turno, ha fatto lo stesso al secondo. Recuperare infatti solo 161 voti sui quasi 2.000 di Callaioli ci dice che guardare a sinistra non ci ha aiutato e crediamo non ci aiuterà tra cinque anni, date le importanti differenze programmatiche. 

Invece, al netto di chi ha votato lo stesso simbolo alle comunali e alle europee, ci sono circa3.500 elettori di Ferrari ed Anselmi che tra cinque anni non ritroveranno quei nomi sulla scheda e che di certo non guardano a Rifondazione.

Occorre allora essere pronti a dare una risposta a questo elettorato, costruendo un nuovo raggruppamento civico, laico e progressista da parte delle forze e dei partiti che stanno nel centro sinistra, ma non si riconoscono nel Pd.

Piombino al Futuro si mette quindi a disposizione per questo progetto, puntando sul rinnovamento, anche generazionale, della classe dirigente. Proprio in questa ottica il nostro coordinatore e capolista, Stefano Ferrini, ha rimesso il suo mandato all’assemblea dei candidati e simpatizzanti, per far emergere anche per questa lista, un nuovo gruppo dirigente.

Coordinamento PIOMBINO AL FUTURO