Sono intensificati i servizi svolti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno a tutela delle cd. “fasce deboli” della popolazione.
Dette attività sono articolate attraverso la costante azione su tutto il territorio della provincia labronica tramite l’intervento capillare dei dipendenti Comandi Stazione Carabinieri che svolgono costanti approfondimenti e verifiche sull’ottemperanza ai provvedimenti di natura cautelare emessi a carico di persone indagate, fra gli altri, anche per le diverse fattispecie di reato contro la persona.
In tale cornice operativa si inserisce l’odierno arresto eseguito dai Carabinieri della Stazione di Venturina Terme a carico di un uomo sulla trentina originario dell’est Europa e domiciliato in zona, in esecuzione di provvedimento cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Livorno.
Maltrattamenti alla compagna convivente
Alla base della misura restrittiva, a carico dell’indagato, vi sarebbe un solido impianto indiziario in materia di reati contro la persona, riferito anche a condotte di maltrattamenti, in passato diretti a volte alla ex compagna convivente. Le indagini dell’Arma,
culminate con il recente arresto, hanno ricostruito ed evidenziato una serie di dinamiche e atteggiamenti aggressivi ed in alcuni casi violenti, reiterati nel tempo nei confronti della parte offesa.
Episodio più recente: un acceso litigio in un’area commerciale
Il più recente episodio risalirebbe solo a pochi giorni addietro, quando a causa di un acceso litigio presso un’area commerciale della zona ha imposto l’intervento celere di una pattuglia del pronto intervento dei Carabinieri di Piombino a riportare la calma.
La ricostruzione dei fatti accaduti nel tempo, tempestivamente comunicati dai Carabinieri all’AG competente, considerata la
gravità delle condotte rilevate ha reso necessaria, a carico del sospettato autore, l’emissione di adeguato provvedimento cautelare che ne impedisca la reiterazione a tutela della vittima.
Al termine degli adempimenti di rito svolti presso gli uffici dell’Arma di Venturina Terme, l’uomo è stato accompagnato presso il carcere delle Sughere di Livorno. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

