Alla fine, come si dice, tutti i nodi vengono al pettine. Oppure, se preferite, le maschere cadono. A Campiglia Marittima la vicenda politica che molti sospettavano, e che qualcuno ha tentato goffamente di nascondere, è ormai venuta a galla.
Tortolini pronto a sostenere Giani
Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia dovranno fare i conti con il loro candidato sindaco alle scorse amministrative, Matteo Tortolini, coordinatore territoriale per la Val di Cornia e l’Elba di Italia Viva, pronto a sostenere Eugenio Giani alle prossime elezioni regionali.
Una sorpresa? Non proprio. Chi conosceva la lunga carriera politica di Tortolini non poteva cadere dalle nuvole: 23 anni da segretario del PD, poi assessore, consigliere comunale, provinciale e regionale sempre sotto la bandiera del Partito Democratico e infine coordinatore di Italia Viva. Altro che candidato “civico” a rappresentare il centrodestra: il curriculum parlava chiaro.
“Gli elettori non si si sono fatti abbindolare”
Gli elettori, infatti, non si sono lasciati abbindolare. Nelle amministrative, dove la coalizione di centrodestra era convinta di
stravincere, i risultati hanno detto tutt’altro: il “piano geniale” secondo cui chi voleva votare a sinistra avrebbe scelto Tortolini e chi a destra i simboli di partito, si è rivelato un clamoroso boomerang. Alla fine la coalizione ha raccolto la metà dei voti presi alle europee, segnale inequivocabile che i cittadini di centrodestra non sono affatto ingenui come
certi strateghi di partito li avevano immaginati.
Durante la campagna elettorale, Tortolini amava ripetere che il centrodestra non aveva voluto me e aveva scelto lui. Io sostenevo, invece, che non avevo accettato quel “minestrone” di sigle che andava da Fratelli d’Italia ad Azione, passando da Lega, PSI, Forza Italia e Italia Viva. Ognuno si faccia la sua idea su chi sia stato più onesto e credibile.
Fatto sta che oggi l’imbarazzante verità è sotto gli occhi di tutti.