A distanza di poche settimane dall’ultimo carico di morte effettuato nel porto di Piombino, nella giornata del 27 agosto, è attraccata un’altra nave destinata al trasporto di materiale bellico.
Parliamo della Capucine, nave gemella della Severine che i primi di agosto aveva imbarcato mezzi militari ed esplosivi.
In quell’occasione si erano mobilitati anche i Vigili del Fuoco di USB nonché un gruppo di portuali Livornesi attraverso un esposto alla Capitaneria e all’Autorità di Sistema e rispondendo all’appello dell’associazione Donne in Nero di Piombino che aveva organizzato un presidio in zona portuale.
L’Unione Sindacale di Base, oltre che a partecipare alla manifestazione ha deciso di proclamare uno sciopero di 24 ore all’interno della Compagnia Portuali di Piombino nella stessa giornata, dare modo a quei lavoratori che volessero rifiutarsi di essere complici dei traffici di morte di essere coperti e non rischiare alcuna conseguenza.
Fa sorridere invece l’atteggiamento dei sindacati confederali, CGIL in testa, che stamattina erano presenti al presidio per la loro passerella con selfie e interviste ma a domanda precisa dei comitati sul perché NON abbiamo proclamato sciopero hanno risposto dicendo che quelle armi sono “innocue” perché non risulta che vadano in un teatro di guerra. Quindi tutto sommato va bene che siano movimentate. Non ci risulta che le armi e gli esplosivi abbiano altri utilizzi oltre quelli di uccidere essere umani, ma forse la CGIL di Livorno ha un’opinione diversa.
Per fortuna come fatto a Genova, Livorno e altri porti Europei le organizzazioni sindacali, come USB, si stanno mobilitando concretamente e non solo a parole. È importante lanciare un segnale anche e soprattutto come lavoratori e lavoratrici.
Oltre al sostegno delle associazioni e della società civile. Ancora una volta il porto di Piombino, già occupato da un enorme impianto di rigassificazione GNL, è interessato da movimentazione di materiale bellico. Come già più volte affermato abbiamo l’ennesima dimostrazione della sudditanza del nostro paese nei confronti del Governo americano e della Nato.
Traffico di Gas e Armi nella “colonia” Toscana mentre migliaia di cittadini e turisti si dirigono verso le isole dell’arcipelago. Mentre migliaia di residenti e lavoratori sono esposti quotidianamente ad enormi rischi e le ristrutturazioni industriali lasciano il deserto dietro di sé, multinazionali come Snam, ENI, Snam fanno affari d’oro sulla nostra pelle. Piombino non può e deve essere complice della guerra.
Con l’iniziativa dio oggi vorremmo anche mandare un messaggio di complicità e solidarietà con gli equipaggi della global sumud flotilla che nei prossimi giorni partirà alla volta di Gaza per rompere l’assedio israeliano e portare beni di prima necessità alla popolazione.
Usb Livorno


