La situazione in cui versa ogni aspetto della vita dei Piombinesi è drammatica. In particolare per i lavoratori delle fabbriche, la maggior parte delle colpe ricadono innanzi tutto sulle multinazionali che si sono succedute alle acciaierie e in Magona: dunque, bisogna affermare il ruolo decisionale dello Stato.
Ad esse sono invece sempre risultati subalterni tutti i governi di Roma, la Regione Toscana, le diverse amministrazioni comunali di centro sinistra e di centro destra che si sono succedute. Ed è un fatto che sindacati, comitati, lavoratori e cittadinanza, in larga maggioranza, hanno evitato penosamente di praticare e unificare in una vertenza comune le molte vertenze aperte: per l’acciaio pulito di qualità con il ruolo centrale da attribuire allo Stato; per le bonifiche del SIN, contro l’importazione nella discarica di rifiuti diversi da quelli risultanti dalle bonifiche stesse; contro il rigassificatore e per le energie rinnovabili; per la sanità pubblica e l’ospedale; per la diversificazione economica mediante la valorizzazione del lavoro e dell’ambiente; per i beni e servizi culturali(biblioteche, cinema, teatri). Obbiettivi per i quali colpevolmente non sono stati utilizzati i fondi Pnrr.
“Sulla vicenda Metinvest Adria il Sindaco ha dimostrato la sua concezione della democrazia”
Sulla vicenda Metinvest Adria il Sindaco ha dimostrato la sua concezione della democrazia: quella della delega in bianco. Inutilmente gli abbiamo chiesto che su un progetto così importante per il futuro di Piombino si attivasse un percorso di democrazia partecipata. Il progetto Metinvest doveva essere analizzato da centri universitari e tecnici indipendenti per poi portare pure tali valutazioni alla città ed ai lavoratori prima dell’Accordo di Programma. Hanno invece firmato gli accordi e poi fornito la documentazione per discuterne. Doveva essere fatto l’inverso. Piombino è stata riconsegnata nelle mani delle multinazionali. Con Jindal, che per noi andrebbe cacciato, perlomeno non si segua la stessa procedura consultando lavoratori e cittadini a cose fatte!
“Al pari di Giani, il Sindaco non ha combinato niente per l’ospedale”
Al pari di Giani, il Sindaco non ha combinato niente per l’ospedale sempre più depotenziato. Idem per la discarica privatizzata, che oggi si amplia con rifiuti organici che vengono da fuori! Per il rigassificatore più di un anno fa gli chiedemmo di prendere una posizione trasparente annunciando le sue dimissioni da Sindaco, nel caso il Governo non avesse iniziato tutte le procedure per permetterne il trasferimento. Ricordiamoci che se il rigassificatore è a Piombino la colpa finale è di Meloni. Invece di scontrarsi con il Governo amico, vediamo il Sindaco firmare una petizione che chiede a… Meloni di rispettare gli impegni presi: ma Meloni ha promesso alle multinazionali USA di comprare armi e gas e quindi oltraggia Piombino; nel rispetto dell’etica della rappresentanza, Ferrari deve dunque annunciare ora che si dimetterà da Sindaco se il rigassificatore non lascerà Piombino entro luglio 2026!
In ogni caso, bisogna tornare a colare acciaio a Piombino, ma non certo per produrre armi.

