Difesa e valorizzazione dell’ospedale di Piombino. Pari diritti per tutti i cittadini
Alla cortese attenzione
Presidente della Regione Toscana
Egregio Presidente,
con la presente desideriamo nuovamente porre alla sua attenzione la profonda preoccupazione, personale e del territorio, sulla tenuta e sul futuro dell’ospedale di Piombino, aggiungendo un forte appello affinché venga difeso e potenziato questo presidio fondamentale per la salute e la sicurezza di tutta la popolazione della Val di Cornia e dei territori limitrofi. Le comunità decentrate come le nostre non possono e non devono essere considerate di “serie B”. Ogni cittadino, a prescindere dal luogo in cui vive, ha diritto ad accedere a servizi sanitari di qualità, tempestivi ed efficienti. Il principio di equità territoriale è sancito dalla nostra Costituzione e deve trovare piena attuazione anche nella programmazione sanitaria regionale e nazionale.
L’ospedale di Piombino rappresenta non solo un punto di riferimento insostituibile per migliaia di persone, ma anche un presidio strategico in un’area geografica isolata da grandi centri e penalizzata dalla distanza rispetto ad altre strutture sanitarie. Ridimensionarlo o depotenziarlo significherebbe compromettere la tutela della salute pubblica, aumentare i disagi per i cittadini – in particolare per le fasce più fragili – e contribuire ulteriormente allo spopolamento di territori già colpiti da anni di marginalizzazione. Recentemente lei è venuto a parlare con tutti i sindaci delle Valli Etrusche per una ricognizione degli obiettivi sull’ospedale unico Cecina-Piombino. In attesa degli sviluppi e delle prospettive, a Piombino si perdono via via “pezzi” e il clima è demotivante, anche per il personale e i professionisti che nonostante tutto portano avanti con impegno il loro lavoro tanto che, notizia recente, Piombino è stato riconosciuto tra le 100 eccellenze ospedaliere Italiane (87esimo nella classifica nazionale, 8° posto regionale) nell’analisi condotta dall’istituto tedesco di qualità e finanza in collaborazione con La Repubblica Salute che ha valutato 1.300 tra strutture pubbliche e private accreditate.
Siamo a chiederLe, pertanto, una particolare attenzione, nello spirito di valorizzazione di quella Toscana Diffusa che è diventata tratto distintivo dell’azione regionale. È necessario garantire il mantenimento e il potenziamento dei reparti esistenti e valorizzare la funzione dell’ospedale come punto di eccellenza sanitaria nel territorio. Difendere l’ospedale di Piombino non è solo una questione sanitaria: è una scelta di giustizia sociale e di responsabilità politica. È il segno tangibile di una visione inclusiva, in cui nessun territorio venga lasciato indietro.
Confidando nella sua attenzione e monitoraggio rispetto all’evoluzione della situazione, l’occasione è gradita per porgerle cordiali saluti.
Jessica Pasquini
Sindaca Comune di Suvereto
Paolo Riccucci
Sindaco Comune di San Vincenzo

