“Storia triste di un fallimento”

La vicenda dell’Istituto Agrario è l’emblema di un fallimento politico e amministrativo.

La Giunta di Campiglia dovrebbe dire con umiltà che ha preso un abbaglio, dovrebbe scusarsi se ha illuso la cittadinanza , le categorie economiche coinvolte su una scelta che era soltanto nella loro testa senza averne minimamente verificato la praticabilità con la Provincia di Livorno.

Il 22-11-2022 il Tirreno titolava “ L’istituto agrario negli spazi del Bic: le prime lezioni a settembre 2024 “.
Il sottotitolo recitava “ La consigliera provinciale e sindaca di Campiglia Marittima, Alberta Ticciati: «Una risposta per molti giovani del territorio».

A Settembre del 2024 la campanella non è suonata e dell’istituto nemmeno l’ombra.
Sempre a settembre del 2024 il gruppo Consiliare della Svolta, primo firmatario Stefano Sinibaldi, fece un’interpellanza che chiedeva lumi sulla vicenda dell’Istituto Agrario.

All’interpellanza risponde il Vice Sindaco Bernardini sostenendo che con determinazione dirigenziale n. 280/2024 del 16.09.2024, la Provincia di Livorno aveva affidato a professionisti esterni la redazione del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP) finalizzato ad individuare le possibili soluzioni progettuali con le quali procedere alla conversione dell’edificio direzionale denominato “EX BIC” in edificio ad uso scolastico, idoneo ad ospitare le sezioni dell’indirizzo agrario dell’ISS Val di Cornia, e la sostenibilità dello stesso soprattutto in termini economici.

Prendendo per buone queste risposte nel Dicembre del 2024 abbiamo presentato una mozione votata all’unanimità dove si chiedeva alla Provincia, quanto prima, di fornire elementi certi su questa valutazione.

Nel dibattito la Sindaca si è perfino lanciata in una critica verso la Provincia adducendo che avrebbe potuto porre il problema dell’incertezza sul numero degli iscritti possibili e sul fatto che il medesimo indirizzo c’era già a Cecina. Poi addirittura si chiedeva che si esprimesse anche il Comune di Piombino per dare manforte verso la Provincia che ha lo stesso colore politico del Comune di Campiglia.

Oggi viene fuori che per realizzare la scuola all’ex BIC occorreranno se va bene 6 milioni di euro. Una cifra che rende irrealistica e impossibile questa soluzione.
Ci potrebbero essere altre ipotesi meno costose ma non sappiamo quanto percorribili. Ma come può la Provincia di Livorno fare un investimento del genere quando l’indirizzo è presente già a Piombino e in altri Comuni della Provincia stessa ? Sarebbe perfino discutibile sul piano dell’uso delle risorse pubbliche.

Si chieda scusa, si ammetta l’errore, si volti pagina ragionando di ciò di cui si dispone. Amministrare non è sognare anche perchè questa vicenda si è rivelata un incubo.

La Svolta.