Il Foglio Letterario Edizioni ricorda Maurizio Maggioni

Ci ha lasciati, dopo breve ma perfida malattia, uno dei fondatori de Il Foglio Letterario Edizioni, Maurizio Maggioni, anni 65, mio vecchio compagno di scuola, amico e collega di tante battaglie. Era un uomo schivo, al punto che – nonostante le molte pubblicazioni – non si trova una sua foto in rete. Voglio ricordarlo con il suo libro più importante: Piombino sacra, che raccoglie tutte le notizie sulla religiosità diffusa in Val di Cornia, dai santi alle leggende.

Maggioni ha scritto poesia (Quadri marini) e mi ha regalato il suo ultimo libro che ancora devo recensire, ha scritto di esoterismo (rosacroce, magia e satanismo), ha raccontato la vita di Maribruna Toni, altra grande scrittrice (e pittrice) della nostra terra.

Non amava mettersi in mostra e valeva molto di più, da un punto di vista intellettuale, rispetto a tanti palloni gonfiati che devono sempre stare al centro dell’attenzione. Il suo ultimo regalo per me, quando era sul letto di morte è stato Foglie d’erba di Walt Whitman, che conserverà in sua memoria come il ricordo d’un caro amico che non può morire, forse uno degli ultimi amici veri che mi era rimasto, uno che ti dava tutto senza chiedere niente in cambio, uno con cui potevi parlare per ore di sciocchezze e di cose del passato, uno con cui non dovevi per forza essere brillante. Addio Maurizio, mi mancherai.

Vorrei avere ancora qui con me i giorni della gita a Parigi e a Taize da diciottenni, i viaggi a Cuba, le serate alla festa dell’Unità, le presentazioni dei libri, le inutili serate davanti a un bicchiere di birra o di rum cubano. Vorrei avere ancora davanti a me il giorno in cui abbiamo fondato questa rivista letteraria che è diventata casa editrice, con la quale hai pubblicato qualche libro, che in ogni caso sostenevi. Vorrei, ma non posso.

Gordiano Lupi