“Le demolizioni degli impianti siderurgici non hanno garantito il pieno rispetto della salute dei lavoratori e dei cittadini”

COMUNICATO STAMPA

Fino ad oggi le demolizioni degli impianti siderurgici non hanno sempre garantito il pieno rispetto della salute dei lavoratori e dei cittadini e così nuvole di polveri hanno invaso le case di un quartiere vicino alle acciaierie, esercizi commerciali hanno interrotto le proprie attività, un’altra volta fumi neri e densi si sono sviluppati dall’incendio dei filtri della cokeria ammucchiati vicino al cantiere di demolizione del gasometro, per spegnere l’incendio sono intervenuti i vigili del fuoco. Come per gli incidenti sul lavoro non crediamo alla fatalità, chiediamo perché è successo tutto questo? Lo chiediamo a JSW, alla ditta incaricata delle demolizioni e a chi doveva controllare: il Sindaco, la ASL, l’ ARPAT. Ora che si andrà a demolire la cokeria i pericoli per i lavoratori e tutta la città sono enormi. La cokeria è piena di amianto friabile un killer capace di uccidere con il mesotelioma dopo anni dall’esposizione. Di questo sono tristemente consapevoli le famiglie di tutti quei lavoratori morti di tumore. Le fibre di amianto galleggiano nell’aria e si spostano facilmente anche molto lontano da dove sono state originate. Chiediamo di sospendere immediatamente la demolizione della cokeria prevista a Febbraio. Questo per dare il tempo al gruppo di lavoro costituito da esperti del settore e indicato dagli Accordi di Programma del 2018 di analizzare congiuntamente il piano di smantellamento proposto dalla ditta che eseguirà l’appalto! Rammentiamo che in tale gruppo (art 8 comma 4 dell’accordo) sono presenti: Regione Toscana, ARPAT, Comune di Piombino, USL, Vigili del Fuoco, Autorità di Sistema Portuale, riteniamo importante la partecipazione a tale gruppo dei rappresentanti dei lavoratori che conoscono per esperienza diretta il reparto cokeria. Chiediamo inoltre al Sindaco che il procedimento che si intende adottare per lo smantellamento della cokeria sia reso pubblico e discusso di fronte a cittadini, lavoratori ed associazioni come l’Associazione nazionale “Ruggero Toffolutti per la sicurezza dei luoghi di lavoro” e Legambiente. Solo dopo questi passaggi si potrà accettare l’inizio dei lavori che per ora lo ripetiamo vanno sospesi, con l’amianto non si scherza! Rammentiamo infine cosa sostiene l’ONA (Osservatorio Nazionale Amianto): non c’è un limite di soglia al di sotto del quale il rischio danni alla salute si annulla, tutte le esposizioni di amianto sono dannose e possono provocare l’infiammazione, e poi il cancro.

Coordinamento Art.1-Camping CIG