Tra i fenomeni attenzionati e contrastati dall’Arma dei Carabinieri ci sono le truffe, sia attraverso costanti incontri informativi svolti in tutta la provincia che attraverso indagini per smascherarne e denunciarne gli autori.
I Carabinieri della Stazione di Donoratico hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Livorno una 80enne di origininapoletane, con vari precedenti anche specifici, ritenuta responsabile di truffa.
Tutto è iniziato quando la vittima, un artigiano del posto, haricevuto un sms, apparentemente proveniente dal proprio istituto di credito, che lo informava circa l’avvenuta autorizzazione di un pagamento di importo elevato, quasi duemila euro, con il proprio account bancario. Per sincerarsi che l’operazione venisse bloccata in quanto non effettuata personalmente, l’uomo ha contattato il numero di cellulare che era riportato nel messaggio stesso, ricevendo rassicurazione, da parte di un sedicente operatore telefonico, circa l’effettivo blocco e l’annullamento della transazione in questione.
Poco dopo, però, un altro sms del tutto simile al primo lo hainformato di un nuovo pagamento, di quasi 1700 euro, questa volta andato a buon fine, a favore di un destinatario a lui sconosciuto.
A quel punto l’uomo ha capito di essere stato raggirato da qualcuno che fraudolentemente gli aveva carpito i dati personali e si è rivolto ai carabinieri.
I minuziosi accertamenti eseguiti dai militari della Stazione di Donoratico, che sono partiti dalle informazioni fornite dal denunciante e che hanno riguardato anche la ricostruzione dei flussi di denaro e l’effettiva titolarità dell’IBAN destinatario delpagamento, hanno consentito di identificare la presunta responsabile del raggiro, non nuova ad analoghe dinamiche delittuose.
Qualora si resti vittima di una truffa o di un tentativo di truffa il consiglio dell’Arma è di rivolgersi sempre con fiducia alla Stazione Carabinieri più vicina.
Bisogna inoltre diffidare di modalità insolite di contatto da parte di banche, assicurazioni, aziende erogatrici di servizi quali acqua, corrente elettrica e gas, diffidando di utenze mobili potenzialmente in uso a sedicenti operatori del settore. In ogni caso è sempre opportuno fare una telefonata di riscontro utilizzando i numeri in proprio possesso o quelli reperibili sulla propria documentazione (estratti conto, polizze, bollette). Parimenti, in strada bisogna diffidare di sconosciuti che si avvicinano con modi affabili perché potrebbero avere cattive intenzioni; in tali casi è opportuno prendere subito il cellulare per chiamare il 112NUE o quantomeno attirare l’attenzione di passanti. Se la persona che si sta avvicinando è un malintenzionato, vistosi scoperto, si allontanerà. In questo caso è altresì opportuno segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine per consentire di identificare il presunto malvivente.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
I Carabinieri, alla luce dell’ennesima truffa, colgono l’occasione per richiamare l’attenzione dei cittadini a fare massima attenzione a situazioni particolari in cui si viene contattati e/o avvicinati da soggetti sconosciuti e dal comportamento sospetto nonché ribadiscono di adoperarsi con le migliori prassi in relazione anche alle sempre più frequenti fattispecie di reato scaturite da collegamenti su siti internet ed acquisti online particolarmente convenienti, dietro i quali, talvolta, si celano persone senza scrupoli, dedite a truffe e raggiri.
Durante le trattative è raccomandabile utilizzare strumenti di comunicazione diretti, quali telefonate, più facilmente tracciabili rispetto a semplici messaggi tramite social network e verificare, anche tramite web, la reale presenza di aziende o rivendite. In caso di dubbi, ci si può sempre rivolgere ad una delle 27 Stazioni Carabinieri del territorio della Provincia di Livorno per esporre i propri sospetti e verificare ogni dubbio.
Il reiterarsi di diverse tipologie di truffa impone di richiamare gli accorgimenti e le misure che i Carabinieri di Livorno raccomandano in caso di dubbi e/o mancanza di conoscenza dell’interlocutore da cui si viene avvicinati per ogni tipo di accordo o richiesta in cui emerge la richiesta di eseguire un’operazione o un pagamento anche e soprattutto con i mezzi diversi dall’uso dei contanti in particolare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.
A tal riguardo nei suddetti casi, appena si hanno sospetti, il consiglio è quello di porre massima attenzione, non aprire la porta a sconosciuti che si presentano presso le abitazioni private, diffidare dalle apparenze e soprattutto limitare la confidenza su internet.
In tale ottica pertanto, prestare sempre massima attenzione, ma soprattutto a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri in caso di sospetti, chiamando il 112 N.U.E. per effettuare un’immediata segnalazione, nonché consultare il sito Carabinieri.it in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle, poiché le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti ed individuarli è il primo passo per difendersi.
In caso di ricezione di telefonate da numeri di utenze fisse o mobili con prefissi o numerazioni compatibili con la mittenza, per esempio di uffici istituzionali o di caserme, essendo attualmente frequenti fenomeni di clonazione di numerazioni già assegnate, è buona norma riattaccare, quindi chiudere la conversazione sospetta e richiamare il numero al fine di avere conferma di non trovarsi di fronte all’ennesimo ignoto truffatore.



