I SINDACI ALBERTA TICCIATI E MICHELANGELO BETTI CONVINTI CHE SULLE RINNOVABILI SI POSSA FARE BENE SENZA SACRIFICARE IL TERRITORIO
Aree idonee e non per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, interlocuzione aperta tra Anci e Regione Toscana
È ancora in corso l’interlocuzione tra la Regione Toscana e Anci Toscana, in rappresentanza dei sindaci e delle sindache della Regione, sulla proposta di Legge che andrà a disciplinare le aree idonee e non a impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. “Siamo convinti che si possano raggiungere gli obiettivi di produzione di energia dell’agenda 2030 per la nostra Regione – dichiarano la sindaca di Campiglia Marittima, Alberta Ticciati, e il sindaco di Cascina, Michelangelo Betti, che hanno seguito in prima persona questo lavoro per conto di Anci Toscana – senza rinunciare alle nostre realtà agricole, senza sacrificare il nostro paesaggio, senza impoverire la nostra offerta turistica e la qualità della vita per i nostri cittadini”.
È di giugno il decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica che inquadra la tematica a livello nazionale e di agosto l’avvio del lavoro da parte della Regione per avanzare una proposta di legge capace di promuovere la transizione energetica tutelando paesaggio, storia, economia.
Un lavoro cruciale e complesso, che ha fatto sintesi di istanze ed osservazioni diverse da parte degli Enti Locali e che ha composto, poi, una proposta organica di modifica della bozza di legge. “Molti dei criteri e dei parametri identificati nella Proposta di Legge regionale sono il frutto del nostro lavoro – spiegano i due sindaci -. Un impegno fondato sulla conoscenza dei territori e la responsabilità di voler fare la nostra parte in questo processo di trasformazione, spingendo la Regione a riconoscere ai Comuni la loro autonomia e la loro funzione di pianificazione e governo del territorio”. In questo percorso sono già considerate aree idonee i SIN, le aree degradate o dismesse, le aree industriali o perindustriali, i porti e i retroporti, le aree intercluse tra gli assi viari principali, gli aeroporti, le aree urbane, i terreni che non abbiano vocazioni agricole di pregio. La Proposta di Legge approvata dalla Giunta Regionale lo scorso dicembre vedrà proseguire il percorso di consultazioni con l’espressione del CAL, delle Commissioni 2^ e 4^ e infine con il voto in Consiglio regionale. “In questa ultima fase di lavoro sarà fondamentale la capacità dei Comuni di ragionare in un’ottica territoriale, unitaria concludono Betti e Ticciati-. Per le Provincie la capacità di tenere insieme e coordinare questa intensa e complessa attività di pianificazione, ben oltre i confini del singolo Comune. La volontà di Anci Toscana è quella di portare i Sindaci e le Sindache ad essere protagonisti della trasformazione di questo territorio, di essere parte attiva di questo cambiamento, orientandolo e non soltanto passivi spettatori che subiscono gli effetti di politiche calate dall’altro.
In questo senso ci teniamo a ringraziare nuovamente la Regione Toscana, per aver dato ai Comuni, l’unica ad oggi ad averlo fatto, la possibilità di co-costruire questa legge, preservando la loro autonomia e la loro funzione di governo del territorio”

