Fiom e Uilm, Cassa Integrazione: “per noi i numeri non tornano”

Si è tenuto questa mattina un incontro con la Direzione del Personale ed il Presidente Esecutivo Marco Carrai in merito all’Istanza di proroga di Cassa integrazione in Deroga per ulteriori 12 mesi a partire dall’8 Gennaio 2025 all’8 Gennaio 2026 per 1315 lavoratori.
All’incontro come Fiom e Uilm ci siamo presentati dichiarando fin da subito che per noi quello era il primo incontro e che i numeri dichiarati durante l’incontro al MiMit per noi erano soltanto il punto di partenza della discussione, che quei numeri per noi non erano certamente una conquista.
Fin dalla firma del Memorandum di Jsw, come Fiom e Uilm abbiamo ritenuto un grave errore da parte di tutte le Istituzioni di avere siglato un documento ufficiale in sede Ministeriale che permetteva, senza uno straccio di Piano Industriale, alla multinazionale indiana di ragionare di soltanto 400 lavoratori invece di avere, come da noi richiesto, inserito la necessità di mantenere un numero congruo da definire in base agli investimenti, che avrebbe lasciato maggiori margini di discussione.
In tutte le assemblee svolte abbiamo dichiarato che quel numero avrebbe creato difficoltà perché il gruppo indiano lo dava oramai per un dato acquisito ed infatti anche nella discussione odierna la società ritiene che il numero dichiarato al Ministero di 470 lavoratori con cartellini abilitati in cassa fino al 90% e 845 lavoratori in cassa integrazione a zero ore sia un numero ormai non discutibile, sebbene abbiano preso qualche giorno per valutare le nostre richieste fatte oggi al tavolo.
L’azienda ha dichiarato di volere effettuare le scelte non “insindacabilmente” come avvenne a Giugno 2015 con il passaggio a Cevital, ma di volere utilizzare i parametri di legge (Ragioni tecnico operative, anzianità e carichi familiari).
Dato che l’istanza sarà propedeutica per il nuovo Accordo di Programma Jsw che dovrebbe essere siglato entro Gennaio 2025, come Fiom e Uilm abbiamo chiesto la possibilità di allegare all’istanza il Commercial Agreement tra Jsw e Metinvest-Danieli, in cui si evince che c’è effettivamente un accordo per la ripartizione delle Aree tra le due società, visto che a seguito di quell’accordo gli impianti vergella e barre dovranno essere demoliti dalla società ucraina.
Come Fiom e Uilm abbiamo chiesto che sia inserito nel verbale la necessità di fare verifiche costanti da parte delle Rsu affinché i numeri del personale dei centri di costo attivi sia adeguato al mantenimento di tutti i diritti contrattuali (ad esempio Ferie, Par, Permessi sindacali, turnazioni regolari) senza dovere ricorrere a straordinari o turni improvvisati e non regolari, affinché in tal caso si vada immediatamente a richiamare un numero di lavoratori congrui dai centri di costo inattivi.
All’interno del verbale abbiamo richiesto come Fiom e Uilm che si inserisca una clausola per permettere il maggior numero di rotazioni possibile, anche in base a ciò che emergerà dalle verifiche che dovranno essere costanti e scrupolose.
Abbiamo chiesto di fare una verifica sulle mansioni che rimarranno attive, sia tra la parte impiegatizia che tra gli operai, affinché si utilizzi il massimo del personale riducendo al minimo i lavoratori che da Gennaio avranno i centri di costo inattivi.
Questo permetterebbe di tenere agganciato al lavoro il maggior numero di persone, in attesa che il progetto Metinvest possa partire concretamente.
Come Fiom e Uilm ci siamo resi a disponibili ad una discussione “vera” che affronti al giusto momento la discussione sulla riorganizzazione e l’eventuale discussione necessaria al perfezionamento dell’Accordo di Programma, ma abbiamo anche chiarito in modo netto che il 2025 è un anno di transizione e l’esame congiunto per la firma dell’istanza di CIGS non è un accordo per un eventuale riorganizzazione del personale collegato alla definizione degli Accordi di Programma.
Abbiamo chiaro, come Uilm e Fiom, e lo abbiamo dichiarato più volte, che si è concretizzata con la firma dell’accordo una nuova prospettiva per il rilancio della siderurgia Piombinese, ma abbiamo davanti molte variabili e difficoltà, partendo proprio dal fatto che nell’immediato il numero dei lavoratori in cassa integrazione è destinato ad aumentare.
Pur non essendo tema del giorno, come Uilm e Fiom abbiamo chiesto che nei prossimi mesi parta concretamente un confronto sulla formazione dei lavoratori che dovrà permettere di integrare economicamente la cassa integrazione oltre a fornire la possibilità di essere pronti ai nuovi impianti del progetto Metinvest-Danieli.
Come Fiom e Uilm riteniamo che, visto che abbiamo davanti circa 30 mesi alla realizzazione del progetto Metinvest, occorra fare un percorso che ci permetta di conoscere la situazione contributiva dei lavoratori più vicini alla pensione per capire se ci sono le condizioni per agevolare eventuali uscite incentivate.
Altro tema su cui ragionare, oltre alla formazione e alla valutazione di eventuali incentivi, è aprire un confronto con tutte le forze politiche per valutare le possibilità di un’apertura delle procedure di esposizione all’amianto per il sito di Piombino, per allungarla eventualmente almeno fino al 2014 in cui era ancora attiva l’area fusoria e la cokeria, senza che sia mai stata effettuata nessuna bonifica.
La riunione si è aggiornata ai prossimi giorni, ad ora non abbiamo una data stabilita, anche perché al momento la Direzione del Personale ed il Presidente Esecutivo hanno dichiarato di fare una valutazione e di doversi confrontare con la proprietà indiana ma di non avere margini, anzi di avere già informato i vari responsabili dei reparti delle loro decisioni.
Come Fiom e Uilm siamo consapevoli che abbiamo un solo impianto in marcia e che i numeri non possono essere ribaltati, ma siamo determinati e convinti delle proposte fatte durante l’incontro, pertanto non saremo disponibili ad arretrare di un passo rispetto alle richieste avanzate anche a costo di non firmare l’istanza di proroga di cassa integrazione e a renderci indisponibili ad assecondare il “sistema” che deve produrre le condizioni per la firma dell’AdP e delle varianti urbanistiche necessarie.

Segreterie Fiom e Uilm Livorno