Suvereto: Festival Nazionale della Poesia a braccio

Da Suvereto al Teatro Vespasiano di Rieti per tenere viva la tradizione della poesia a braccio e dell’ottava rima, un’arte antica che oggi, purtroppo, rischia di estinguersi: la cantante e poeta suveretana Letizia Papi è stata invitata ad esibirsi alla prima edizione del Festival Nazionale della Poesia a braccio, che si è svolto nella città laziale il 15 novembre scorso

 Si è trattato di una iniziativa dall’alto valore culturale, per cui ha ottenuto il patrocinio della Camera dei Deputati, del Ministero della Cultura e della Regione Lazio. Suvereto è uno dei centri maremmani dove questa tradizione si è più affermata grazie all’opera indimenticata di Benito Mastacchini, la cui eredità è stata raccolta dalla Compagnia dei Maggerini, di cui fa parte la stessa Letizia Papi.

Il Festival ha riscosso un notevole successo e ha reso evidente l’abilità creativa e l’immediatezza di risposta degli oltre 20 cantori intervenuti dalla Toscana, Lazio e Abruzzo, che hanno ‘duellato’ a suon di ottava rima, con strofe di otto versi, endecasillabi, di cui i primi sei sono a rima alternata e gli ultimi due a rima baciata. Per rendere ancora più vivace la sfida, sono stati trattati a contrastodiversi temi, come ad esempio: sindaco e cittadino, impiegato e contadino, lupo e pecora, moto e bicicletta, sole e luna, acqua e vino, nuora e suocera.

A prender parte a queste appassionanti e divertenti  tenzoni poetiche sono stati i poeti-cantori Pietro Benedetti,  Marco Betti, Francesco Burroni, Pietro Casini, Alessio Checchi, Donato De Acutis, Pietro De Acutis,  Gaia Del Vecchio, Giampiero Giamogante, Alessio Magnolfi,  Marinella Marabissi, Francesco Marconi, Irene Marconi, Emilio Meliani, Lorenzo Michelini, Agnese Monaldi, Letizia Papi, Stefano Prati, Angelo Rosseti, Alessio Runci, Paolo Santini, Felice Vanni.

Nello spettacolo serale in platea, insieme alle autorità locali, molti sindaci dei Comuni di provenienza dei poeti. Mentre nella mattina il Teatro aveva accolto oltre 220 studenti degli istituti superiori per mettere in contatto i nostri con questa storica tradizione, rafforzando e valorizzando il legame profondo con la cultura e l’identità delle aree rurali dell’Italia centrale.

Circolo ARCI Suvereto