Campiglia Marittima: le dichiarazioni della sindaca Ticciati sulle Acciaierie di Piombino

“Il futuro del nostro territorio deve essere letto congiuntamente, indipendentemente dai confini
Comunali”.

Così la Sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati interviene sulla vicenda dello
stabilimento siderurgico piombinese, ricordando quanto temi strategici come la reindustrializzazione del nostro Paese non possa riguardare soltanto il Comune sede dell’impianto.

“Ci uniamo alla preoccupazione e alle richieste avanzate da tempo e ripetute a più voci nelle ultime
settimane da parte dalle organizzazioni sindacali, del Sindaco di Piombino e delle forze politiche –
afferma la Sindaca – Sono scaduti i termini della proroga per l’Accordo di Programma e non è più
rimandabile la tanto attesa firma che oltre a confermare la commessa di RFI stringerebbe il
fondamentale e indispensabile accordo tra Jsw e Metinvest Danieli per la redistribuzione delle aree
demaniali, propedeutica alla realizzazione del progetto presentato ormai da tempo al Governo.

Firma che sembra essere in dirittura di arrivo, ma che ancora non si vede perché sarebbero in corsa
le ennesime integrazioni ed aggiustamenti dell’accordo. Le concessioni demaniali sono scadute. È
bene non soltanto ricordarlo ma sottolinearlo con chiarezza. Che il Governo prenda in mano la
situazione, si riappropri di quelle aree e le metta nella disponibilità del nuovo soggetto industriale
che si dichiara pronto ad intervenire” – e prosegue dicendo: “Questo territorio non può più attendere
nel limbo dell’incertezza e dei ritardi. La ripartenza del sito siderurgico piombinese non può essere
solo interesse del Comune di Piombino o della Val di Cornia, è necessario l’intervento chiaro e
deciso del Governo che le Organizzazioni Sindacali, il Sindaco Ferrari vanno chiedendo da tempo,
così come rimarcato anche recentemente sulla stampa dal Presidente della Regione Toscana
Eugenio Giani e come portato all’attenzione del Governo dai Parlamentari PD Toscani, anche alla
luce delle preoccupanti affermazioni del presidente di Federacciai di qualche giorno fa. L’attenzione
circa il futuro della nostra acciaieria, a maggior ragione oggi quando sembra che sia chiaro e sciolto
anche il nodo della fattibilità tecnica economica del progetto industriale, come peraltro confermato
dal Ministro Urso, è e deve rimanere alta da parte di tutti i soggetti politici e istituzionali ad ogni
livello”.

“Soltanto il Governo, facendo valere la propria forza ed il proprio indirizzo chiaro e netto –
conclude Ticciati – può interrompere questo pericoloso stallo e questa inerzia, conducendo un intero
territorio fuori da questo limbo non più tollerabile, ed accelerando e recuperando il tempo perduto
per mettere concretamente a terra gli investimenti annunciati e fortemente attesi”.