Massimo Boddi, “Gli scarafaggi non si nascondono in casa”

Massimo Boddi. Piombinese, classe 1983, consegue la laurea triennale in Storia contemporanea all’Università degli Studi di Pisa. Dopo la laurea specialistica in Editoria e Scrittura alla Sapienza Università di Roma, consegue sempre a Roma il Master in Giornalismo e Giornalismo radiotelevisivo presso Eidos Communications.

Svolge attività di freelance nel campo della comunicazione, dei media e dell’editoria.
Ha pubblicato il saggio “Letteratura dell’impero e romanzi coloniali (1922-1935)” (Caramanica, 2012) a cui è seguita la successiva riedizione con il titolo “Carne da maschi. Donne africane nelle letteratura imperialista. Fascismo e romanzi coloniali” (Aracne, 2023): il volume, una rilettura critica del colonialismo italiano, si articola nella ricognizione e nell’approfondimento di testi in prevalenza inediti nel panorama degli studi culturali nostrani. È autore di narrativa con i romanzi: “Miseria puttana” (la Bussola, 2022) e “Gli scarafaggi non si nascondono in casa” (con la prefazione di Ernesto Assante, la Bussola, 2022.

Un romanzo ambientato nella Piombino degli anni Novanta, per la precisione agli inizi del 1993, in piena crisi siderurgica, con cassa integrazione e scioperi, cortei e proteste, persino blocchi stradali e ferroviari; tutte cose che ho vissuto, a differenza di Massimo Boddiche in quel periodo aveva dieci anni, quindi le avrà studiate sui libri o se le sarà fatte raccontare da chi stava sul pezzo della protesta. Ma il romanzo non è sulla crisi dell’acciaio, né sul futuro di una Piombino allo sbando, tutte cose che restano sullo sfondo, dipinte con suggestive pennellate dispensate da un sapiente scenografo. Gli scarafaggi non si nascondono in casa è un romanzo di formazione corale – niente di più complesso! – ambientato nel mondo giovanile anni Novanta, dove gli scarafaggi sono proprio quei ragazzi che vivono pericolosamente il passaggio da adolescenza a età adulta, accompagnati dalle note dei Litfiba e dei Nirvana, persino dei mitici CCCP, impegnati a sfidare l’esistenza per realizzare i loro sogni.