Salvarono la vita a un uomo colto da malore alla sala della Cittadella, il ringraziamento del sindaco Paolo Riccucci. In dono tre defibrillatori al paese da parte di cittadini e balneari
Sangue freddo e coraggio. Ingredienti necessari per salvare la vita a un uomo che, nelle scorse settimane, venne colto da malore mentre si trovava alla sala della Cittadella per partecipare a una serata di ballo. A praticargli le prime manovre di rianimazione, che poi si riveleranno determinanti, furono Sandra Raccis, cittadina di San Vincenzo e collaboratrice scolastica dell’Istituto comprensivo Mascagni, e un medico residente a Pontedera, il dottor Stefano Moscardini. Insieme, per poco più di 20 minuti, effettuarono il massaggio cardiaco facendo tutto il possibile per salvare quella persona. Attimi infiniti, prima dell’arrivo dell’ambulanza che poi trasportò il paziente in ospedale.
Ciò che hanno fatto Sandra e il dottor Moscardini si è rivelato fondamentale per quell’uomo che, nei giorni scorsi, a seguito di un delicato intervento, è stato dimesso e per fortuna è potuto tornare a casa dalla sua famiglia. “Ci è voluto coraggio e sangue freddo – ha raccontato Sandra, che martedì scorso ha incontrato il sindaco a palazzo civico -, ma mi sono detta ‘devo intervenire e dare una mano’. L’ho fatto per aiutare il medico che già si era precipitato su quell’uomo e perché, a scuola, grazie alla dirigenza dell’istituto comprensivo, ho avuto modo di svolgere sia il corso di pronto soccorso che quello per l’utilizzo del defibrillatore. Il giorno successivo a quanto accaduto ci hanno fatto sapere che il nostro intervento è stato fondamentale per quella persona. E mi sono molto emozionata”.
“Per San Vincenzo e la sua comunità – ha sottolineato il sindaco Paolo Riccucci – sapere di poter contare su persone speciali come Sandra e come il medico che qualche sera fa è intervenuto alla Cittadella durante la serata di ballo, è un grande orgoglio. Agire in questi casi non è semplice, ci vuole coraggio e soprattutto è necessario sapere che cosa è corretto fare. Partecipare ai corsi di formazione e conoscere le fondamentali manovre di rianimazione da mettere in pratica può aiutare a salvare delle vite, e questo è esattamente ciò che è successo. Oltre a complimentarmi con Sandra per quanto ha coraggiosamente fatto, questo episodio ci offre la possibilità di ricordare che nel mese di ottobre procederemo con l’organizzazione di una giornata di formazione specifica proprio dedicata al primo soccorso e all’utilizzo del defibrillatore, in collaborazione con il dottor Luigi Abagnale, il dottor Carlo Gravili, Croce Rossa e Misericordia”.
Quanto accaduto alla Cittadella nelle scorse settimane ha ben presto avuto un forte impatto anche sui social. Circostanza che ha indotto molti cittadini a manifestare la volontà di donare apparecchiature salvavita da posizionare in varie zone del paese e in un luogo molto frequentato come la sala della Cittadella. Ne verrà donato uno da parte dell’Associazione stabilimenti balneari e albergatori tramite Matteo Montagnani (Sib Confcommercio), Maurizio Frassoni (Fiba Confesercenti) e Roberto Paffi (Federalberghi). Altri due hanno manifestato l’intenzione di donarli i bagnanti della spiaggia di via Liguria, che a questo proposito raccoglieranno i fondi necessari nella tradizionale festa di beneficenza che si terrà sabato prossimo. La volontà in questo senso è quella di intitolare le apparecchiature salvavita a Renato Frobel, il Nini, Franco Cungi e Stefano Ferrari.
“Ringrazio tutti i rappresentanti delle categorie dei balneari di San Vincenzo e i cittadini che si sono immediatamente adoperati – ha concluso il sindaco –. Un gesto che riempie d’orgoglio, estremamente significativo e apprezzabile in favore della nostra comunità e della sicurezza di tutti”
Nella foto Sandra Raccis insieme al marito Rosario Callari e al sindaco Paolo Riccucci