La fantasia è un posto dove ci piove dentro, diceva il grande scrittore Italo Calvino. Ma anche la campagna elettorale, si sa, è il posto della fantasia: si fanno spesso tante promesse, sta poi all’onestà del candidato che diventa sindaco mantenerle o meno. Nel caso del programma elettorale presentato da Gianni Anselmi nel 2009, quelle promesse sono rimaste tali: un’ulteriore conferma del fatto che pensare una cosa non è uguale a farla.
Basta sfogliare il programma che Gianni Anselmi presentò per il suo secondo mandato per leggere tanti impegni – peraltro molti condivisibili, tanto che sono stati realizzati dall’Amministrazione Ferrari – e comprendere il perché la sua credibilità in città negli anni sia crollata. Un crollo così verticale che preferisce non partecipare ai confronti tra candidati.
Chi avrà pazienza, potrà leggere che aveva promesso la via di collegamento tra Poggetto e città, un parco della danza e della musica, il museo del Ferro e dell’Acciaio, tutto nelle aree di Città futura, dimenticandosi però di bonificarle. Aveva promesso la riqualificazione di piazza Dante, una nuova pavimentazione per i Portici, la ristrutturazione del parco della Rimembranza, la ristrutturazione di corso Italia e piazza Verdi, di lungomare Marconi, i marciapiedi di via Salivoli, il restauro delle Stalle Napoleoniche, la ristrutturazione di piazza di Cittadella, di piazza dei Grani, di piazza Don Ivo Micheletti, di piazza Cappelletti e dello Stadio Magona. Dichiarava la realizzazione di APEA, del porto turistico a Poggio Batteria, della Fiorentina-Ghiaccioni. Voleva istituire un minibus elettrico da Calamoresca a spiaggia Lunga e un taxi boat. Per non parlare della realizzazione di un nuovo Ospedale e la qualificazione del punto nascita che aveva dichiarato non sarebbe mai chiuso, salvo poi vederlo chiudere i battenti due settimane dopo le rassicurazioni di Anselmi. Si potrebbe continuare all’infinito ma è evidente già così che per il candidato Anselmi per governare una città basta promettere mari e monti, poi realizzarli non è necessario. I piombinesi, però, in questi ultimi cinque anni hanno visto cosa significa prendersi la responsabilità del futuro di una città e siamo convinti che nessuno abbia il desiderio di tornare ai vecchi santi.
Coalizione Scegli Piombino
Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia – Siamo Piombino, Lista Ferrari Sindaco, Lavoro e Ambiente, Alleanza per Piombino, Futuro Piombino

