Sulle parole e le politiche proposte dal candidato a sindaco Anselmi

In merito a quanto pronunciato durante il confronto televisivo ospitato da Granducato Tv, ci soffermiamo su quattro specifici passaggi pronunciati da Anselmi che ci sembrano discutibili e su cui ci piacerebbe fosse approfondita la discussione.
Il primo punto riguarda la rinuncia a priori all’”onirica” emodinamica nell’ospedale di Villamarina. Ci spiace vedere che su questo tema si è già rinunciato alla lotta. Siamo consci e realisti in merito alle ristrettezze economiche imposte dal momento storico ma rinunciare alla lotta per l’emodinamica a Piombino significa avallare le politiche scellerate nazionali che vedranno trasformare il nostro ospedale in un mix fra un pronto soccorso e una casa della salute. Il territorio della Val Di Cornia ed i suoi abitanti meritano di non dover fare 80 km per cure salvavita o esami semplici come già accade e una emodinamica funzionante non è una richiesta bizzosa.
Secondo punto che ci lascia interdetti è il sostegno economico alle attività di micro accoglienza diffusa quali bed and breakfast. Attività come quelle menzionate da Anselmi sono già presenti nel nostro territorio e stanno man mano erodendo la possibilità di trovare casa per i nostri concittadini. Sovvenzionarle ed espanderle indiscriminatamente significherà, prima o poi, trovarsi di fronte alla mancanza di lavoratori derivante dalla necessità per molti concittadini di andare a vivere in Comuni limitrofi. In una parola gentrificazione. Come collettivo siamo a favore dello sviluppo del turismo e per l’abbandono della monocultura dell’acciaio ma non a scapito dei lavoratori piombinesi ed a favore di signorotti possidenti. Serve un piano comunale per la convivenza tra affitti tradizionali annuali e affitti estivi turistici o affitti brevi.
Il terzo punto, dipendente direttamente dal punto precedente, riguarda la volontà dichiarata di aiutare la transizione ecologica. Nella situazione odierna, con una economia tutt’altro che florida, molti hanno difficoltà nell’acquisto di case e nel loro mantenimento. Siamo totalmente favorevoli alla costituzione delle comunità energetiche di quartiere, purché i benefici economici ricadano direttamente sui cittadini piombinesi che indirettamente pagheranno gli interventi. L’obiettivo deve necessariamente il bene comune e non il guadagno di pochi come già visto per il parco eolico.
L’ultimo punto e forse più importante riguarda l’affermazione “la Golar Tundra è un argomento del passato”. Questo concetto è assolutamente falso e demagogico. Il rigassificatore è un argomento spinoso del futuro prossimo, che la nuova amministrazione si troverà a dover affrontare ad inizio legislatura. Con SNAM che più volte ha rimarcato la funzionalità del nostro porto, il Comune di Savona (Vado Ligure dovrebbe essere la prossima destinazione) pronto ad imboccare la via giudiziale ed un contesto geopolitico sempre sul ciglio dell’emergenza nazionale (mai stata reale) la dipartita della nave dopo tre anni è tutt’altro che scontata. Proprio nell’immediato futuro sarà necessario non abbassare la guardia e non cedere alle pressioni che se possibile diventeranno ancora più opprimenti vista la ormai comoda e costosa sistemazione nel nostro porto. Oltretutto la lotta sarà necessaria in nome di quella transizione ecologica di cui tutti si riempiono la bocca (compresi Presidenti di Regione) ma che poi viene puntualmente riposta nel cassetto a favore di chissà quali interessi.
Lo sviluppo economico deve avere sempre come fondamento portante il mantenimento, e perché no il potenziamento dei diritti di base contenuti nella Costituzione quali la salute e indirettamente quello alla casa. Se così non è, più che fregiarsi di una coalizione di centro-sinistra si finisce per confondersi con l’altra parte; sulle politiche portate avanti nel governo della nostra regione (soprattutto in merito alla sanità) qualche dubbio in merito ci rimane.
Collettivo Popolare Piombinese