Piombino: al Castello le sculture di Paolo Staccioli

Sarà inaugurata sabato 18 maggio alle ore 18 al Castello di Piombino la
mostra dell’artista Paolo Staccioli, intitolata “I cavalieri del Castello”, curata da Antonio
Natali con Filippo Lotti e organizzata con il Comune di Piombino e la società Parchi Val di
Cornia.

“La mostra di Paolo Staccioli è solo l’ultima di una serie di presenze prestigiose che negli
ultimi anni hanno arricchito la splendida cornice della fortezza di Piombino – afferma
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino.
Si tratta di una nuova proposta di grande pregio
che siamo certi riscuoterà l’interesse e l’apprezzamento di tanti visitatori. Non può essere
che una grande soddisfazione dunque accogliere l’apertura della mostra di Paolo Staccioli,
che approda tra le mura della nostra fortezza.”

“Questa esposizione è una straordinaria occasione per il rilancio del Castello con una
prima riapertura al pubblico degli spazi museali e ci aspettiamo una grande
partecipazione” dichiara Mauro Tognoli, AD di Parchi Val di Cornia, “Il nostro obiettivo per
la stagione estiva è la fruizione del Museo del Castello con i servizi museali in linea con gli
standard di gestione di Parchi Val di Cornia”.

Natali scrive sul catalogo che accompagna la mostra: “La città tutta si offre come luogo
teatrale dove ai suoi simulacri di bronzo e terracotta sia dato di recitare il loro ruolo.
Idealmente il Castello si ricongiunge al Rivellino; entrambi nella messinscena dell’artista
definiscono un contesto ch’è emblematico dell’assunto sotteso alla mostra odierna e
ognuna delle due architetture si fa ospitale per uomini pronti a difendere armati il popolo
chiuso entro le mura.”

“Negli ultimi anni, d’altronde, quelle sculture hanno mostrato quanto risultino loro pertinenti
gli edifici antichi, segnatamente medievali, che il tempo abbia caricato di valori civili: nel
2019 furono i vani austeri eppure incantati dei Magazzini del Sale, nel Palazzo Pubblico di
Siena, e nel 2021 fu la monumentale e severa Sala d’arme di Palazzo Vecchio a Firenze.
Ambienti segnati dalla nobiltà della storia. Ma il cassero piombinese, coi suoi spazi mossi
orizzontalmente e articolati in verticale, è da reputare ubicazione perfetta per le invenzioni
di Paolo, proprio per essere una costruzione tirata su per scopi militari e perciò abitata e
frequentata da uomini che praticavano il mestiere delle armi.”
“Questa esposizione – dice Filippo Lotti – offre l’opportunità di immergersi nel mondo dello
scultore fiorentino attraverso un percorso che abbraccia opere in bronzo e terracotta.

La maestria eccezionale di Staccioli, si fonde con la storia e la bellezza del Castello
unendo il potere trasformativo dell’arte alla magia del luogo che la ospita.
È un’esperienza che nutre l’anima, arricchisce la mente e invita gli spettatori a lasciarsi
trasportare in un viaggio senza tempo tra magnificenza e creatività, tra l’eterogeneità e la
ricchezza di un patrimonio, legame tra passato e presente, dove l’arte e l’architettura si
fondono.

Staccioli plasma le sue creazioni con inconfondibile talento artistico, catturandone
l’essenza; ogni scultura trasuda un senso di nobiltà e avventura.
Le figure, austere, si ergono con fierezza nelle maestose sale del Castello e nel cortile
esterno, incarnando forza e resistenza ed emanando un’aura di eleganza e potenza che
incanta e affascina.

La tradizione è la matrice, il motore segreto dei lavori di Staccioli. Le sue forme sono
segnate dalla vena sobria che, dai primordi, attraversa la cultura della nostra terra, a
partire dagli etruschi, i capostipiti che hanno improntato la fiera e tenace temperanza dellagente della costa toscana.

Proprio all’esposizione di questi personaggi – guerrieri, cavalli e cavalieri – sono stati destinati gli spazi interni, come fossero i locali dove uomini e destrieri si raccolgono in attesa d’uscire a difesa del cassero, minacciato da aggressioni in risalita dal mare o penetranti dall’entroterra. Nella spianata di fuori e a ridosso del Rivellino è disposto un bronzo di maggiori dimensioni, che in veste d’avanguardia sta a garantire la capacità d’una tempestiva risposta armata di difesa.”

“Questa mostra – conclude Lotti – è un omaggio alla visione e al genio di Staccioli […] che
ha visto, non solo il contributo fattivo dell’amministrazione comunale di Piombino – che l’ha
voluta e sostenuta –, ma anche quello importante, dal punto di vista critico e culturale,
dello storico dell’arte Antonio Natali – piombinese di nascita, già direttore della Galleria
degli Uffizi di Firenze – che, insieme a me, l’ha promossa e incoraggiata.”

La mostra, progettata dall’associazione culturale Elianto in collaborazione con FuoriLuogo
– Servizi per l’Arte, sarà visitabile fino al 21 luglio 2024, ad ingresso libero. Gli orari di
apertura saranno tutti i giorni, tranne il martedì, dalle ore 16 alle 20; sabato e domenica
anche orario mattutino, dalle ore 9.30 alle 13.30.
Ufficio informazioni e prenotazioni visite: 0565 226445 (www.parchivaldicornia.it,
prenotazioni@parchivaldicornia.it).
Per info artista: 333 3892402, artelotti@gmail.com.