Restauro Casa Esagono: segnalazioni alla Forestale per il taglio della macchia

Sarà inaugurata questa mattina alle 11 Casa Esagono gioiello architettonico di Vittorio Giorgini, a Baratti. 

La prestigiosa opera architettonica torna infatti al suo splendore originario dopo gli importanti lavori di restauro, consolidamento e riqualificazione realizzati dal Comune di Piombino.

Il progetto, realizzato dal Comune in collaborazione con B.A.Co. Archivio Vittorio Giorgini”, e l’Università di Pisa (Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni) e l’ingegner Marco Pio Lauriola, ha previsto la diagnosi completa di tutti i materiali che compongono l’Esagono, la rimozione degli elementi incongrui e la ricostruzione degli arredi originari in alcune stanze, in modo da ampliarne la capacità d’uso, con residenze per artisti e studiosi utilizzabili tutto l’anno.

Il costo complessivo dell’opera è di oltre 320 mila euro di cui oltre 200 mila ottenuti tramite il bando “Interventi di riqualificazione del patrimonio storico e di pregio degli enti locali toscani” indetto dalla Regione Toscana e circa 100 mila stanziati dal Comune.

In questi giorni però molti cittadini hanno segnalato sui social una situazione che riguarda il taglio della vegetazione proprio in prossimità di Casa Esagono. Una taglio di macchia mediterranea che porterebbe ad un affaccio visivo sul mare sicuramente di impatto ma tutti si chiedono se sono state chieste le necessarie autorizzazioni.

In merito interviene anche Progetto Piombino con un post su Facebook

“In questi giorni Casa Esagono e soprattutto l’ambiente circostante sono al centro dell’attenzione di molti cittadini: oltre a rilevare l’intervento drastico effettuato sul taglio del verde di fronte a Casa esagono, che fa scempio di una parte del bosco che protegge il golfo dall’erosione degli agenti atmosferici, dobbiamo rilevare un’anomalia amministrativa non da poco.

Le prime segnalazioni dell’intervento effettuato sono iniziate a circolare il 22 marzo 2024, mentre la Determina con cui l’amministrazione comunale affida l’incarico dell’intervento sul verde alla ditta Manni Giardinaggio di Grosseto è del 29 marzo: ci chiediamo pertanto chi è responsabile dell’intervento effettuato in data precedente all’affidamento dell’incarico? Visto che ci pare poco corretto per un amministrazione fare affidamenti successivi alle opere eseguite! Forse qualcuno ha voluto mettere una pezza dopo che era già stato fatto lo strappo?

Per far luce sulla questione, ci siamo attivati presso gli organi competenti, facendo una segnalazione in merito a quanto eseguito affinché, siano loro a fare tutte le verifiche del caso e attivarsi in caso di violazioni o meno.

E’ fuori dubbio il valore culturale del restauro funzionale di un’opera unica ma, come ci è stato segnalato anche da molti cittadini, ci domandiamo come è stato possibile quel taglio drastico di alberi e vegetazione dalla casa fino alla spiaggia, in quel delicato equilibrio su cui poggia tutto il Golfo di Baratti, che appare in controtendenza proprio con la filosofia di un recupero atto a valorizzare il perfetto connubio tra architettura, antropizzazione dei luoghi e natura, tenendo presente che la cifra delle progettazioni di Giorgini era proprio l’attenzione all’ambiente”.

Dopo le varie segnalazioni partono dunque le indagini, per stabilire chi è intervenuto con un taglio drastico della vegetazione in un luogo come quello di Baratti, dove vige un vincolo paesaggistico.

Intanto le polemiche proseguono sui social, sui gruppi che da sempre tengono sotto attenzione un luogo meraviglioso come Baratti. Foto e commenti indicano l’intervento definito come sconsiderato, non necessario, e soprattutto la domanda che si legge è: sono state chieste ed ottenute tutte le autorizzazioni necessarie?

Per avere questa risposta si dovrà attendere la chiusura dell’indagine avviata dai Carabinieri Forestali a seguito appunto della segnalazioni presentate. I Forestali, dopo l’acquisizione dei documenti provvederanno a ricostruire i fatti per capire come da una semplice sistemazione del verde in occasione dell’inaugurazione di Casa Esagono si è poi passati ad un taglio più ampio della vegetazione.

Intanto come leggiamo da Il Tirreno, anche il sindaco Francesco Ferrari è intervenuto sull’argomento, spiegando che questo intervento non è stato autorizzato dal Comune e neanche eseguito dallo stesso. Lavori quindi estranei al cantiere che ha riguardato il restauro di Casa Esagono.