Nella Seduta del Consiglio comunale del 12 febbraio, la Maggioranza
di destra che sostiene la giunta Ferrari ha bocciato la mozione per
l’Istituzione di un Salario minimo orario per i lavoratori dipendenti e
in appalto per il Comune di Piombino.
“Questa bocciatura è un atto grave”
Questa bocciatura è un atto grave che dimostra ancora una volta il
totale abbandono di questa amministrazione delle fasce più deboli
della popolazione.
La proposta di introdurre un salario minimo di 9 euro l’ora negli
appalti comunali era un atto di indirizzo politico alla quale il il Partito
Democratico aveva lavorato insieme al
gruppo cittadino di Sinistra Italiana non solo per dare dignità ai
lavoratori, ma anche per contrastare la povertà e lo sfruttamento
lavorativo.
Il comune di Livorno ha dimostrato che è possibile
Il Comune di Livorno ha già dimostrato che è possibile e legale
introdurre un salario minimo negli appalti, e il nostro auspicio era che
Piombino seguisse questo esempio virtuoso.
D’altronde l’amministrazione Ferrari è perfettamente il linea con il
Governo nazionale di Destra che ha dimostrato di non avere a cuore le
sorti dei più fragili, voltando le spalle a 3 milioni di lavoratori e
lavoratrici.
Noi invece continueremo a batterci per un lavoro equo e dignitoso per
tutti, e questa bocciatura non ci fermerà.
La nostra battaglia continuerà e l’oggetto della mozione sarà
sicuramente uno degli elementi programmatici della coalizione
Anselmi alle prossime amministrative per la giustizia sociale e la
tutela dei diritti dei lavoratori.
Francesco Ghini, Segretario di Sinistra Italiana Val di Cornia-
Piombino
Fabio Cento, segretario UC Partito Democratico Piombino.