Giovedì 15 febbraio alle ore 18.00 nella sede di Progetto PIombino in via del Fosso 20, si terrà il terzo incontro pubblico, aperto ai cittadini, del ciclo “Facciamo il Punto” e sarà l’occasione per parlare della pianificazione territoriale, di urbanistica, di edilizia e di infrastrutture.
“Gli incontri precedenti sono stati molto partecipati – commentano soddisfatti dalla Lista civica – a riprova che i cittadini hanno necessità e voglia di essere informati e coinvolti nei processi decisionali del proprio territorio. La pianificazione territoriale troppo spesso viene vista come ostica e per addetti ai lavori mentre sta alla capacità di chi si candida ad amministrare una città rendere fruibile e condivisibile l’argomento che è di vitale importanza per dare gambe alle idee di diversificazione o consolidamento delle attività di Piombino”.
“La stesura del nuovo Piano Operativo dovrà essere fatta rapidamente avendo in testa un’idea precisa della città e di come ridisegnarla per renderla funzionale alle nuove esigenze – continua Giuliano Parodi – e, soprattutto, pronta per accogliere nuovi insediamenti e nuovi investitori. Un disegno organico e funzionale delle aree: questo è l’obiettivo principale che come Lista civica proponiamo al fine di far trovare pronta la città alle opportunità di investimento, perché creare lavoro duraturo e strutturale resta l’obiettivo da mettere a segno.”
Oltre alle destinazioni urbanistiche è la rete infrastrutturale e di servizi che un territorio riesce a mettere a disposizione che fa la differenza sul mercato in termini di attrattività degli investimenti. Lavoro e produzione vanno di pari passo con logistica e facilità di movimentazione della merce prodotta; nell’incontro pubblico la Lista Civica Progetto Piombino farà un focus sullo stato di attuazione delle principali arterie e degli sviluppi della intermodalità sia di merci che di persone.
“Infrastrutturare un territorio non significa solo strade – conclude Parodi – ma mettere a sistema i mezzi di trasporto, dal treno al bus alla nave. E’ argomento di questi giorni il disastro realizzato con la riorganizzazione del TPL fatta senza tenere conto di un aspetto fondamentale: i servizi pubblici per essere tali devono essere connessi e garantire allo studente, al lavoratore, al cittadino di muoversi in maniera libera e coordinata sul proprio comune e nella provincia stessa”.

