San Vincenzo: necessario fare il punto sulla prossima stagione balneare

Come Associazioni ambientaliste non abbiamo intenzione di entrare nel dibattito politico sanvincenzino, che ci pare si stia avvitando su se stesso. Comprendiamo il gioco della politica che deve tendere a screditare l’avversario per occupare o recuperare consensi,  ma non scordiamoci che i problemi ambientali dovuti all’erosione e agli eventi meteo ormai spesso eccezionali, sono anche dipesi in parte dall’inerzia delle politiche nazionali in materia e anche da scelte locali, fatte in passato, poco lungimiranti( vedi nuovo porto a San Vincenzo).

Come Legambiente e WWF, insieme a molti cittadini  e ad altre associazioni  fummo assolutamente contrarie all’ampliamento del porto motivandolo con lo scenario di una erosione prevedibile ma non quantificabile che avrebbe danneggiato in futuro tutto il litorale sanvincenzino, ma all’epoca per la politica sembrava ancora tutto possibile!

I tentativi di invertire il modo di vedere un bene di tutti come le nostre coste, va visto con positività. Non si può continuare a dare solo valori economici ai beni ambientali e valutarli come fossero titoli di borsa! Certo è, che un così importante e necessario cambiamento, non va neanche imposto, perchè ciò vanificherebbe tutto il processo e sarebbe facile preda dei detrattori. 

Certamente la collaborazione e non lo scontro tra Amministrazione, opposizione e associazioni di categoria permetterebbe di trovare soluzioni che tutelino il nostro bene spiaggia e al tempo stesso le attività e il buon  nome della nostra località turistica. 

Le mareggiate degli ultimi mesi hanno fatto danni per decine di milioni di euro lungo la costa toscana con danni ambientali irreparabili e non misurabili economicamente (probabilmente il danno ecosistemico sarebbe di diverse centinaia di milioni di euro) pensiamo soltanto a quanto avvenuto da San Vincenzo a Rosignano, con  le decine di metri di costa erosa  da Bibbona a Cecina, nonché i centinaia di pini persi a causa delle mareggiate negli ultimi anni.

Per esempio, il disastro a Marina di Bibbona inizia da dove era ubicata la pista per il “Palio sulla spiaggia” di aprile dello scorso anno 2023 (già visibile la notte dopo la corsa ma che allora si fermò alla fine della pista…circa un Km di erosione ,quando ancora c’erano le strutture della pista ).Quest’anno il problema dell’erosione in zona si nota per ben più di un km in direzione sud e solo la presenza delle massicciate hanno salvato le  due strutture ricettive sulla spiaggia.

Per ritornare a San Vincenzo, come associazioni ambientaliste, siamo a disposizione per un tavolo di lavoro congiunto, che preveda scadenze e incontri  ravvicinati, con la partecipazione dell’Amministrazione, dei tecnici regionali, degli operatori e loro rappresentanze, per fare un punto mirato sul dal  farsi, in previsione della prossima stagione balneare, per fare tesoro delle difficoltà dell’ultimo anno e anche per il  futuro della costa.

Certo è che dovranno necessariamente essere fatte delle scelte per mettere in campo azioni di contrasto e contenimento all’erosione costiera, che portino a risultati concreti in tempi non molto lunghi. L’ inerzia, o lo scontro fine a se stesso possono solo nuocere ulteriormente al territorio.

Legambiente Val di Cornia

Legambiente Costa Etrusca

WWF Livorno