Quello verificatosi lo scorso fine settimana ai danni di una piccola azienda agricola di Riparbella non è stato solo l’ennesimo attacco di lupi. Bensì un vero e proprioraid costato la vita a 17 animali tra pecore (oltretutto di una rara razza pomarancina) ed agnelli.
Cia Etruria nell’esprimere piena solidarietà all’allevatore coglie l’occasione per evidenziare ciò che sta gridando da tempo. “Il Governo deve intervenire in maniera ferma e decisa per arginare un problema divenuto ormai palesemente insostenibile- dice Cinzia Pagni, presidenteCia Etruria- il ripetersi di episodi così gravi non fa che acuire la situazione di enorme difficoltà economica che sta vivendo da qualche anno l’agricoltura, in primis la zootecnia.
Non a caso- aggiunge- sempre più campi vengono abbandonati, così come stanno chiudendo moltiallevamenti per i quali la presenza di ungulati e lupi sta diventando anche nelle nostre province una vera spada di Damocle”.
Da sottolineare che gli allevamenti, come quello di pecore in questione, rappresentano un importante tassello dell’economia agricola e un elemento di valorizzazione del territorio. Peculiarità che rischiano di andare perdute per sempre.
Sara Chiarei, addetto stampa Cia Etruria

