Testo di Gordiano Lupi, foto fornita da Piero Padovani
Il Salivoli non è stata sempre una società unica, ché negli anni Settanta la divisione era netta tra Polisportiva Salivoli di Gilberto Allori – nata per fare puro settore giovanile – e GS Salivoli, fondata per partecipare al campionato di Terza Categoria.
In questa foto riconosciamo molti tra i fondatori di quella società antica e gloriosa, forse manca solo Claudio Bianchi, colonna importante che ritroveremo alla guida amministrativa della US Piombino, del Comitato Locale della Federazione Italiana Giuoco calcio e del CONI. In piedi (da sinistra a destra): Coscia (dirigente), Orsi, Giovannetti, Valli, Bedini, Spagnoli, Giorgi, Grandi, Omero Pellegrini (presidente, subentrato al primo presidente Nardelli impresario edile). Accosciati (da sinistra a destra): Padovani, Puccini, Marini, Massini, Zandomenighi, Nardelli.
La squadra di Terza Categoria nasce nel 1970, si autofinanzia con feste e cene, soprattutto con il veglione di Carnevale, al quale partecipano mogli e fidanzate, organizzato al Concordi di Campiglia. Il Salivoli gioca le partite casalinghe nel Magona Sussidiario (il famoso campino Marrone), a volte pure nello stadio principale, ma solo per incontri di cartello, come quando fu il turno di una stracittadina Salivoli – Trastevere, disputata davanti a un folto pubblico.
Il Settore Giovanile della famiglia Allori segue a ruota, nel 1971, partendo dal mitico campetto nel Vallone, dove i bimbi non avevano docce ma semplici cannelle per lavarsi viso e gambe, per completare il lavaggio a casa. Una porta regolamentare accanto al campino serve per far allenare i portieri, mentre il fosso viene recintato con cura, ma ogni tanto capita che la palla finisca a mollo nel Rio Salivoli e recuperarla diventa un’avventura.
Tempi pioneristici, da non dimenticare, tempi che una famiglia di Salivoli – la famiglia Allori – pensa a come togliere i ragazzi dalla strada, non a vincere i campionati, quello non è un problema, anche perché allenandosi in un campo dalle dimensioni ristrette (40 per 20), il fiato regge solo un tempo la preparazione avversaria. Cambierà anche quello, facendo tutto da soli, con grande impegno e abnegazione, continuando a svolgere un compito socialmente importante, adesso nel Campo Sportivo Marianelli di Calamoresca.
Oggi le due società sono diventate una cosa sola, la prima squadra disputa la Seconda Categoria, i ragazzi sono parte di una scuola calcio importante che disputa molti campionati giovanili. Per avere notizie ulteriori basta andarsi a leggere il bel libro di Giovanni Gualersi dedicato al Salivoli Calcio, ricco di foto e di testimonianze.

