Per la nuova acciaieria servono condivisione e determinazione

Si è svolto al MiMit l’incontro tra la proprietà indiana JSW e la cordata Metinvest Danieli, volto a trovare un percorso condiviso sulla realizzazione del progetto Metinvest Danieli, rigettato dalla regione Friuli Venezia Giulia, nel sito produttivo di Piombino adesso di proprietà degli indiani di JSW Steel. Giova ricordare che il sito occupa 781 ettari di cui la maggioranza di proprietà del demanio statale con le relative concessioni scadute, il progetto vedrebbe la “coabitazione” dei due player siderurgici con la produzione di laminati lunghi e laminati piani.

Il progetto Metinvest Danieli si quantifica in quasi 2.5 miliardi di euro d’investimenti per la realizzazione di una moderna area siderurgica a basso impatto ambientale, moderna e tecnologica.  Queste sono le premesse di una situazione complessa che però non vede ancora garantito il prolungamento della cassa integrazione per i 1600 lavoratori di Jsw per il periodo comunque necessario per  traghettare i nuovi investimenti. Quest’amministrazione dovrebbe lavorare in sinergia con la Regione toscana per far quadrare questa grande opportunità per il territorio e per salvaguardare l’occupazione deilavoratori della Fabbrica. 

Questo complesso lavoro non può limitarsialla scontata enunciazione di una fabbrica green, caratteristica già ampiamente garantita dalle stringenti norme d’impatto ambientale per questo tipo di produzioni a livello europeo. Così come sarebbe pura demagogia paragonare il progetto in questione con il vecchio ciclo integrale, tecnologicamente tardo novecentesco. Piombino oggi non ha bisogno di politici che si appuntano le medaglie, ma di lavorare alacremente sugli spazi d’impresa che offre il Sin piombinese, in sinergia con tutti i soggetti istituzionali e privati interessati, cercando di fare di tutto per riscattare questo martoriato territorio.

Sabini Cristiano portavoce Azione Piombino Val di Cornia.