Jsw: acciai al piombo?

Sabato scorso, 18 novembre, quando nessuno ne parlava, il Camping CIG sollevò la questione degli acciai al piombo sui social e presso gli organi d’informazione. Oggi è ufficiale: Jsw si prepara a riprendere la lavorazione di acciai al piombo.

Il Camping CIG ripropone i gravi interrogativi su tale lavorazione, già emersi in un proprio convegno del 16 marzo 2019, giacché non ci risultano novità rilevanti in merito. Gli acciai automatici al Piombo non rappresentano uno sviluppo della produzione nel senso della qualità. L’aspettativa di penetrazione nel mercato è legata al fatto che si tratta di una produzione per altri non allettante, a causa delle difficoltà e dei costi di gestione legate ai problemi di nocività del Piombo.

Non si tratta di un avanzamento verso il futuro ma di un ritorno all’indietro. Le esperienze passate (colaggio e laminazione di acciai al Piombo negli anni ’80 a Piombino) hanno insegnato che l’acciaio si libera dalle gabbie di laminazione in misura che può determinare esposizioni basse, ma non irrilevanti, a carico degli addetti: la salute dei lavoratori e dei cittadini è una priorità assoluta.

Oggi le misure di prevenzione devono porsi come unico obiettivo accettabile quello di non causare aumenti nel sangue degli indicatori biologici, ulteriori rispetto ai valori del “bianco” iniziale. E’ molto difficile raggiungere tale obiettivo nella lavorazione degli acciai al piombo; l’applicazione di tutte le misure di prevenzione necessarie è complessa, difficile da mantenere ad alto livello nel tempo e richiede una forte cultura operativa della sicurezza come patrimonio dell’organizzazione aziendale, oltre che costi non trascurabili.

La valutazione è che il gioco non vale la candela e che l’operazione piombo avviata conferma la mediocrità del progetto industriale di Jsw. Con questa realtà sono chiamati a fare i conti i sindacati, assillati dalla scadenza della Cig; nonché le istituzioni, a cominciare dal governo: lo Stato deve riprendere il comando delle acciaierie nel quadro di un piano nazionale della siderurgia, anziché subire ancora i capricci delle multinazionali.

Coordinamento Art. 1 – Camping CIG