Ferrini: “Riflettere sul trasferimento della Golar Tundra”

“Le considerazioni di Eni sull’assurdità del trasferimento della Golar Tundra meritano un serio approfondimento, non solo per gli aspetti generali indicati dalla società, ma soprattutto per quelli locali” afferma il candidato Sindaco del progetto civico “Piombino al futuro” Stefano Ferrini, che così prosegue: “Le paure iniziali e quindi la conseguente opposizione alla nave erano giuste e comprensibili, anche a fronte di una gestione della vicenda da parte di Governo e Regione francamente inaccettabile. Ma una volta ottenute le necessarie rassicurazioni occorreva tutt’altro approccio rispetto a quello che il Sindaco Ferrari e la sua Giunta, Parodi compreso, ma anche il Pd e gran parte degli altri partiti hanno avuto, con il no a priori ed il ricorso al TAR”. Sulle preoccupazioni riguardo la sicurezza Ferrini ricorda infatti come l’ultimo grande incidente che ha visto la morte di un grosso numero di persone, ben 131, coinvolgendo quindi anche cittadini, sia avvenuto nel 1944 a Cleveland (USA). “Inoltre, il rapporto sulla sicurezza della Golar, che un ente terzo come il Comitato Tecnico Regionale ha vistato, indica come la maggior parte degli eventi pericolosi abbia una probabilità di accadimento inesistente, cioè uno ogni dieci milioni di anni e che il raggio di danno procurabile raggiunge al massimo 300 metri intorno alla nave, senza coinvolgere quindi la città”. Con queste rassicurazioni quindi, per Ferrini sarebbe stato necessario mettersi attorno al tavolo per trattare delle possibili compensazioni che, nel memorandum approvato dalla Regione Toscana, ammontavano a 446 milioni di euro. “A questa cifra andava poi aggiunto lo sconto in bolletta del 50% per famiglie ed imprese e se anche volessimo essere prudenti e dimezzarla, sarebbero stati almeno 200 milioni di euro piovuti sulla nostra città” prosegue Ferrini, che snocciola anche altri dati: “Sarebbe inoltre interessante avere conferma da ciò che da più parti si sente dire, e cioè che la Golar lasci sul territorio ogni mese circa un milione di euro, ripartito tra le imprese ed i lavoratori che operano direttamente sul porto (servizi di ormeggio, battellaggio, vigilanza, raccolta rifiuti, attività di agenzie marittime, ecc.) e quelle che ne usufruiscono indirettamente, come alberghi, ristoranti, ecc. Si consideri poi che le infrastrutture costruite andrebbero mantenute in efficienza anche se la navevenisse spostata e quindi rischieremmo di non poter di fatto utilizzare la banchina stessa anche senza la Golar ormeggiata. Di fronte a tutto questoquindi, riflettere seriamente sulla possibilità di farla rimanere per aprire una trattativa sulle compensazioni con SNAM, Governo e Regione sarebbel’unica cosa seria da fare per il bene della nostra città.”