Occorre trasparenza e chiarezza su JWS

Comunicato stampa.


Si rincorrono voci diverse a proposito di Metinvest-Danieli eccetera. Occorre un’operazione trasparenza: il governo ci dica su che cosa sta trattando da un mese con JSW dopo avere definito inaccettabile il comportamento seguito fino ad oggi dall’azienda ; governo, comune, regione e sindacati si impegnino per una consultazione dei lavoratori e della città prima di qualsiasi accordo.

E gli appelli sindacali hanno senso soltanto se accompagnati da mobilitazioni incisive. Le vicende di questi ultimi dieci anni hanno dimostrato che solo lo Stato può indirizzare e dirigere il futuro della siderurgia attraverso un piano nazionale, il quale ricostruisca l’autonomia industriale dell’Italia. Non può certo farlo funzionando da bancomat per le multinazionali, come piace a Carrai, bensì selezionando imprese rispondenti ad un piano siderurgico nazionale, a Taranto come a Piombino e nel nord del Paese. Tocca al Governo il ruolo di regista, senza alibi alcuno.


A Piombino, lo può fare acquisendo almeno la maggioranza netta della proprietà, stanziando le risorse pubbliche necessarie per far rinascere la fabbrica attraverso un piano da sottoporre al vaglio dei lavoratori e della città: in questa direzione va collocata la produzione di rotaie di qualità, utilizzando le risorse previste dal Pnrr per le ferrovie. Deve essere lo Stato, e i lavoratori che ne controllino l’operato, a guidare la fabbrica per tutelare gli interessi della comunità locale e nazionale.

Non più la multinazionale di turno, per i propri interessi e per placare i propri appetiti di un profitto senza regole e senza limiti, in barba all’articolo 41 della Costituzione repubblicana del 1948, il quale recita: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana…”.

Questo vale pure per Jsw, la quale è l’ultima arrivata di tali multinazionali, si comporta come tale e lo dimostra pure la recente “notizia” del possibile acquisto di un forno elettrico – ma con i soldi pubblici… -, su cui è calato un eloquente silenzio. Basta prese in giro, la responsabilità di quanto accadrà a Piombino è nelle mani del Governo Meloni e della nostra capacità di lotta.
30.09.2023
Coordinamento Art.1-Camping CIG