Comunicato stampa.
La richiesta di Jsw ai propri dipendenti per avere la delega a visionare le loro posizioni previdenziali dimostra in modo clamoroso che il problema degli esuberi è innegabile, come il Camping CIG denuncia da molto tempo: il nostro striscione, affisso da più di un anno alla Sol, chiede “Jsw: quanti esuberi?” e attende ancora una risposta. La richiesta di Jsw è avvenuta ad insaputa dei sindacati e dimostra, ancora una volta, l’assenza di credibilità dell’azienda e quanto conti il sindacato per Jsw. Adesso i sindacati tutti ( Fim, Fiom, Ugl, Uilm, Usb) e le istituzioni abbiano il coraggio di fare ciò che è indispensabile: Jindal deve essere allontanato dal territorio.
Lo Stato deve riprendersi le acciaierie e, all’interno di un piano nazionale della siderurgia, presentare un piano industriale ai lavoratori che faccia ripartire la laminazione a pieno ritmo e preveda nel futuro di tornare a colare acciaio, lontano dalla città e in modo eco-compatibile. Il piano dovrà contenere anche la soluzione certa per gli esuberi mediante Lavori di pubblica necessità, uscite volontarie incentivate, prepensionamenti, ecc. Alle nuove Rsu di Jsw spetta di promuovere lotte e iniziative finalmente adeguate alla situazione, per spingere il governo in questa direzione. Se i sindacati tutti continueranno a mettere la testa sotto la sabbia facendo finta che il problema degli esuberi non esista, fra poco, centinaia di lavoratori Jsw ( ma forse tutti) faranno la stessa fine dei 1500 lavoratori dell’indotto: licenziati e dimenticati da tutti.
18 maggio 2023
Coordinamento Art.1-Camping CIG

