Gattarossa: Giovanna Manneschi risponde al comunicato del Comune di Piombino

Comunicato.

“Si  è tenuta oggi, martedì 7 febbraio, l’udienza sulla sospensiva relativa al ricorso al Tar presentato dai gestori del chiosco Gattarossa. Il giudice trattiene in decisione; ci si aspetta lo scioglimento della riserva del corso dei prossimi giorni. I gestori del locale hanno impugnato l’atto di decadenza della concessione formulato dal Comune di Piombino a seguito di una notifica nella quale la Guardia di Finanza rilevava una serie di gravi inadempienze tra le quali la mancata comunicazione della cessazione della società concessionaria del chiosco e gravi irregolarità nella gestione del personale. Alla luce di tali evidenze, l’ amministrazione ha dovuto procedere con la decadenza della concessione. Alla decisione sulla sospensiva seguirà l’udienza di merito “

E’ il concessionario Giovanna Manneschi che ha impugnato l’atto di decadenza della concessione formulato dal comune di Piombino, non i gestori.

L’ errore come concessionaria, per la cancellazione in CCIA c’è stato, però non trovo corretto venga scritto:

“La guardia di finanza, rilevava una serie di gravi inadempienze tra le quali la mancata comunicazione della cessazione della società concessionaria” quando le cose sono andate cosi:

La mattina del 21 settembre 2021, ricevo una telefonata dalla responsabile dell’ ufficio sviluppo economico del comune, mi chiede informazioni per le quali, non essendo in grado di rispondere, provvedo subito a metterla in contatto con il mio studio commerciale.

La mia reiscrizione, mantenendo anche la solita partita iva, e’ avvenuta in tempi brevissimi, senza che nessuno me la evidenziasse come una cosi grave inadempienza o di pericolo.

Tralasciando tutto il resto, mai avrei pensato che l’errore, (si, tosto da un punto di vista giuridico) potesse portare alla decadenza della mia concessione elaborata e notificata senza nessun preavviso e di sicuro senza nemmeno leggere le memorie che  ho presentato ai sensi dell’art 10 L.241/90 subito dopo l’avvio al procedimento.

Leggo ancora: a seguito di una notifica nella quale la Guardia di Finanza rilevava una serie di gravi inadempienze tra le quali la mancata comunicazione della cessazione della società concessionaria del chiosco e gravi irregolarità nella gestione del personale.  Alla luce di tali evidenze, l’ amministrazione ha dovuto procedere alla decadenza della concessione

Mi chiedo mancata comunicazione?   Alla luce di tali evidenze?

Occorreva una nota della guardia di finanza avente per oggetto “Richiesta di valutazione in merito alla eventuale revoca della concessione” per illuminare l’evidenza di un errore rivisto e corretto del quale voi, mi avete informata telefonandomi? 

Di quale mancata comunicazione da parte mia, stiamo parlando?

In qualita di concessionaria vorrei anche precisare di aver vinto il bando nel 2008, di aver sostenuto tutte le spese, dalla progettazione, rilascio permessi, alla costruzione e di non aver mai avuto pendenze o irregolarità con l’ispettorato del lavoro, con la guardia di finanza come si vuole far credere in questo post tanto confusionale.

Di non aver mai avuto pendenze nemmeno con le amministrazioni comunali prima di ora.

Quanto sopra per chiarire la grande confusione che il lettore potrebbe fare tra i gestori e la persona concessionaria, confusione riferibile anche alla  attribuzione del ricorso al Tar

Spero di essere stata chiara.

Giovanna Manneschi