Le aspettative del Cafaggio dopo l’assemblea del 18 novembre

Tanto tuonò che piovve, ma spesso anche i tuoni più potenti poi si rivelano ben poca cosa rispetto alle aspettative. 

Speriamo che anche stavolta non sia così.

All’assemblea che si è tenuta giovedì 18 novembre, al Centro Giovani di Cafaggio e che doveva essere un resoconto di ciò che è stato fatto e del molto che c’è ancora da fare in materia di “Pini e Velocità”, ci si sarebbe aspettato qualcosa di più concreto. Invece è stata l’ennesima “Sagra del Faremo”, condizionata dall’incastro di tessere che di incastrarsi hanno ben poca voglia.

Per quanto riguarda i pini – pericolosi, dopo il recente crollo di uno di questi e l’abbattimento preventivo di un secondo – si è deciso di affidarsi ad un Professore dell’Università di Pisa il quale, dietro congruo compenso, stabilirà chi e perché dovrà sopravvivere tra le conifere del centro abitato.

Abbiamo anche appreso che la durata del mandato di consulenza – chissà per quale motivo – sarà quanto quello della legislatura attuale. Dopo aver magnificato interventi sull’illuminazione di passaggi pedonali, ci siamo sentiti dire che, per ridurre la velocità dei veicoli che attraversano il centro abitato, bisognerà attendere il parere del Prefetto il quale, probabilmente, adotterà la soluzione definitiva : un nuovo autovelox.

Forse (e finalmente, oseremmo dire) tra un ripristino e una rattoppatura, si farà anche il fantomatico marciapiede davanti alla farmacia, la cui pianificazione risale addirittura alla vecchia amministrazione Soffritti e del quale abbiamo più volte chiesto la tempistica di realizzazione ricevendo sempre l’ennesima mendace promessa.

Infine, con occhio sapientemente rivolto alle prossime amministrative, è stato promesso all’Associazione dei residenti un percorso decisionale partecipativo e – soprattutto – una bella struttura con annessa cucina professionale da utilizzarsi per i festeggiamenti del rione.

Pazienza se non si trovano ancora soluzioni per un bocciodromo inutilizzato in cui le palle non hanno mai rotolato (almeno all’interno) e per un muro storico che, all’incrocio di via Nelli, ostacola la visuale per chi si immette sulla strada statale che porta a Suvereto.

Anche stavolta ci alziamo dalla sedia per incamminarci verso casa con il nostro bagaglio di promesse sui cui sviluppi vi terremo informati.

Gruppo2019