Cecina: arrestati due giovani trovati con sostanze stupefacenti

Comunicato stampa.

Nell’ambito dei servizi tesi al controllo del territorio in ottica di prevenzione dei reati in genere a tutela dell’ordine e sicurezza pubblica su tutto il territorio provinciale, disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Livorno e improntato anche alla repressione di delitti contro il patrimonio e i traffici illeciti, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cecina hanno arrestato un ragazzo ed una ragazza sulla ventina, residenti a Livorno e già noti alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

Nell’intensificare i controlli nelle ore notturne nel centro cittadino cecinese, anche per verificare alcune segnalazioni pervenute dalla cittadinanza in merito e movimenti sospetti di soggetti notati impegnati in celeri incontri con avventori apparentemente di passaggio, i carabinieri, impegnati in servizio esterno, di iniziativa hanno sorpreso e bloccato i predetti che, in esito al controllo, scaturito anche dal loro atteggiamento circospetto alla loro vista, sono stati colti in possesso di ben 35 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, 3 panetti di hashish per un totale di 250 grammi complessivi ed euro 1200 in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’attività illecita. 

Non sono mancati altresì alcuni indicatori, materiali di confezionamento bilancino, che comunque collocherebbero gli indagati in un circuito dello spaccio di sostanze nel cecinese.

Tutta la sostanza rinvenuta è poi stata sottoposta a sequestro ed i predetti sono stati dichiarati in arresto per detenzione ai fini dispaccio di stupefacenti. 

Terminate le formalità di rito connesse alle operazioni di arresto, su disposizione dell’AG ed in attesa della convalida, la giovane è poi stata accompagnata presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, mentre lui è stato accompagnato presso il carcere labronico.

A seguito di udienza il Tribunale ha convalidato entrambi gli arresti. Mentre la donna è scattato obbligo di dimora nel comune di residenza con obbligo di permanenza notturna, l’uomo è stato ristretto agli arresti domiciliari con anche il monitoraggio del braccialetto elettronico.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.