“Laddove tutto è permesso”

Cari Concittadini, abbiamo intitolato questo testo di poche righe, con molta tristezza e rabbia. Da quando ne abbiamo memoria a Piombino non si è guardato per il sottile, mancando ogni rispetto per l’ambiente e disconoscendo le ricadute sulla salute delle persone. Ma se un tempo certe situazioni venivano in qualche modo tollerate perché legate al lavoro e al benessere che ne conseguiva.

La progressiva contrazione dell’ attività produttiva con conseguente drastico taglio del personale, non ha sensibilizzato la popolazione in toto alla salvaguardia di tutto il resto. Ecco quindi le varie discariche sparse qua e la, con scarsa attenzione di quanto avrebbero provocato, perché tornava comodo e semplice fare così, col silenzio di molti.

A questo è seguita una piccola discarica “di servizio” a Ischia di Crociano che nel tempo è divenuta una mega discarica al fine di riparare i debiti di Asiu e al servizio di personaggi che vi conferivano materiale che per qualche incomprensibile motivo non è mai stato qualificato. In seguito il rigassificatore e più recentemente il consumo di terreno agricolo per posizionare migliaia di pannelli fotovoltaici… Il tutto avvenuto tra proteste e opposizioni di cui la Regione si è disinteressata. Il parere delle giunte comunali succedutesi nel tempo se dapprima consenzienti con il sacrificio del territorio, le successive sembra non siano ascoltate nonostante si siano opposte a queste devastazioni.

Il tutto con una Cittadinanza che a differenza di Vado, non si è coagulata a proteggere se stessi e il proprio territorio, ma anzi si è spaccata in due, con la complicità di una certa politica e di noti facilitatori locali. Oggi si assiste a una rassegnazione da parte di molti, che persa ogni fiducia nel loro diritto ad essere ascoltati, guardano allo scempio inermi, avvertendo i componenti del ceto politico come semplici comparse.

Occorre oggi più che mai affermare la dignità delle comunità che debbono continuare a lottare e evidenziare quello che è divenuto un problema per la democrazia e cioè la concentrazione del potere in mano a élite tecnologiche e finanziarie, il tutto con perdita della coesione sociale e della rappresentanza politica.

Dobbiamo tutti vigilare e opporci a chi mette in discussione i nostri diritti, la nostra salute e sicurezza, occorre quindi a tal fine la partecipazione della Cittadinanza, il riprendere con rinnovato vigore la lotta affinché la Val di Cornia non divenga un posto LADDOVE TUTTO E’ PERMESSO.

Cittadini per la salvaguardia della Val di Cornia