È stato presentato ufficialmente il programma della nuova stagione teatrale di Piombino: si parte martedì 26 novembre con un totale di nove spettacoli.
A questi si aggiungono i quattro appuntamenti dalla Stagione concertistica dell’Orchestra della Toscana e la terza edizione della rassegna Nuovi Sguardi, dedicata ai più piccoli. Il nuovo cartellone realizzato da Comune di Piombino e Fondazione Toscana Spettacolo onlus, con la direzione artistica di Altra Scena e la collaborazione di Matan teatro per quello che concerne il Teatro ragazzi, offre spettacoli che spaziano dalla prosa e dai classici reinterpretati, alla danza, alle opere-dibattito su temi sociali e civili. Tra i protagonisti in scena star come Alessio Boni, Angela Finocchiaro, Emilio Solfrizzi e Lodo Guenzi.
“La nostra stagione teatrale e concertistica – dichiarano l’assessore alla Cultura Sabrina Nigro e il sindaco Francesco Ferrari – è una realtà in solida crescita, con un costante e significativo incremento di pubblico, che lo scorso anno ha sfiorato le seimila presenze. Siamo orgogliosi di poter offrire un cartellone variegato e affascinante, capace di attrarre i gusti di fasce diverse del nostro pubblico che, come dimostrano i dati, apprezza sempre di più la nostra proposta culturale. Intrattenimento, teatro d’autore e sperimentazione si affiancano in modo armonioso e ci consentono di annoverare il teatro come un elemento cardine per la nostra offerta culturale. Siamo certi che anche questa stagione confermerà i dati positivi delle precedenti e che sarà uno stimolo significativo per il tessuto culturale del territorio, in particolar modo per i più giovani. Per questo continuiamo a mantenere i prezzi degli anni precedenti e le riduzioni dedicate agli studenti per incentivarne la frequenza del teatro. Rinnovata anche la possibilità per le persone diversamente abili che possono godere della gratuità per un accompagnatore”.
“Se il teatro è il palcoscenico della vita, il nuovo cartellone che Fondazione Toscana Spettacolo ha realizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Piombino, racchiude tutti gli aspetti del nostro tempo contemporaneo e della nostra storia recente e passata – afferma la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti –. Una proposta culturale per un pubblico sempre più attento e plurale, dove l’Iliade e i miti antichi ci parlano anche delle guerre di oggi; e dove la scrittura di Goldoni continua a scandagliare in profondità l’animo umano, sottolineando la comicità involontaria di personaggi tragicamente ridicoli. Queste e molte altre le proposte del prossimo cartellone che ci auguriamo possano essere apprezzate dal pubblico del Teatro Metropolitan”.
“Il teatro è svago ma anche riflessione – commenta la direttrice della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta –, sorpresa e consolazione. È capace di risvegliare il senso civico e accarezzare le nostre malinconie personali. Insomma, toccare tutte le corde dell’animo umano. Il cartellone del Metropolitan comprende spettacoli che rispondono a tutte queste istanze. Se un testo come “A Mirror” ci parla del confine fra politica, potere, arte, libertà di parola e censura; in “Se dicessimo la verità”, si raccontano gli aspetti meno conosciuti del fenomeno mafioso, fra globalizzazione e alta finanza. Mentre in un classico come “L’anatra all’arancia” si attraversano tutte le cromie dell’amore, dalla rivalità alla gelosia, in una commedia che trascina il pubblico in un vortice di battute sagaci. Nell’intento di valorizzare tutte le forme dello spettacolo “Caruso: passione 2.0” non è solo un omaggio a due artisti che hanno reso grande l’Italia nel mondo, come Enrico Caruso e Lucio Dalla, ma uno spettacolo ‘tridimensionale’, dove sulle arie d’opera reinterpretate da Dalla, danzeranno l’étoile Emanuela Bianchini e la Mvula Sungani Physical Dance”.
Il programma 2024/2025 sarà accompagnato da una serie di incontri gratuiti di introduzione agli spettacoli, che saranno curati da Pablo Gorini per gli appuntamenti teatrali e dal professor Maurizio Saragosa per i concerti, tutti nella sede della Biblioteca Civica Falesiana (Largo Appiani).
La campagna abbonamenti inizierà lunedì 14 ottobre, come sempre alla biglietteria del Teatro Metropolitan. La prima fase sarà dedicata alla conferma degli abbonati 2023/2024 fino a mercoledì 23 ottobre. La data individuata per il cambio posto è lunedì 28 ottobre, mentre da martedì 29 ottobre a mercoledì 6 novembre sarà la volta dei nuovi abbonati.
Sarà possibile acquistare quattro tipologie di abbonamento: Teatro (prima platea 140 euro, seconda platea e galleria 110 euro e ridotto studenti 56 euro), Concerti (posto unico 34 euro, ridotto studenti 15 euro), Teatro&concerti (prima platea 156 euro, seconda platea e galleria 128 euro) e Teatro dei ragazzi (posto unico 15 euro).
I biglietti singoli, invece, avranno un costo di 22 euro in prima platea e di 18 euro in seconda platea e galleria per il teatro e 11 euro per i concerti, con una riduzione per gli studenti, anche universitari, a 8 euro per il teatro e a 5 euro per i concerti.
I biglietti singoli saranno in vendita alla biglietteria del Teatro Metropolitan a partire dalle 16 del giorno dello spettacolo, mentre la prevendita sarà aperta da giovedì 14 novembre su eventipiombino.it e nelle rivendite accreditate.
Per informazioni:
Teatro Metropolitan: piazza Cappelletti 2 – 0565 30385 – metropolitanpiombino@gmail.com
Ufficio Cultura – Comune di Piombino: 0565 63231/296 – cultura@comune.piombino.li.it
www.comune.piombino.li.it – www.toscanaspettacolo.it – www.eventipiombino.it
martedì 26 novembre, ore 21
Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli
L’ANATRA ALL’ARANCIA
di William Douglas Home e Marc-Gilbert Sauvajon con Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino e con Antonella Piccolo. Regia Claudio Greg Gregori, scene Fabiana Di Marco, costumi Alessandra Benaduce, disegno luci Massimo Gresia, produzione Compagnia Moliere/Teatro Stabile di Verona
Un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Claudio Greg Gregori dirige Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli ne L’anatra all’arancia di William Douglas Home e Marc-Gilbert Sauvajon. Ogni mossa dei protagonisti ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’amore, poiché è di questo che si parla.
L’anatra all’arancia è una commedia che afferra immediatamente e trascina il pubblico nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. Ogni mossa dei protagonisti ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’amore, poiché è di questo che si parla.
Giovedì 12 dicembre, ore 21
Angela Finocchiaro, Bruno Stori
IL CALAMARO GIGANTE
dal romanzo Il calamaro gigante di Fabio Genovesi, adattamento Fabio Genovesi, Angela Finocchiaro e Bruno Stori, regia Carlo Sciaccaluga
produzione Enfi teatro
In un vortice fuori dal mondo e dallo spazio, la protagonista, Angela, si ritrova a girare insieme a un tipo strano e antiquato, Montfort, che arriva da un’altra nazione e un altro secolo. Un viaggio che onda dopo onda li porta a vivere le avventure di donne e uomini che hanno avuto il coraggio di abbracciare il mare e la vita come un’unica, strabiliante meraviglia.
Giovedì 19 dicembre, ore 21
IL GIUOCATORE
di Carlo Goldoni, adattamento e regia Roberto Valerio, con Alessandro Averone, Mimosa Campironi, Franca Penone, Nicola Rignanese, Massimo Grigò, Davide Lorino, Roberta Rosignoli, Mario Valiani
produzione Teatri di Pistoia – Centro di Produzione Teatrale
Roberto Valerio torna all’autore veneziano, tra i padri della commedia moderna per rivisitare e mettere in scena un testo che colpisce per la sua contemporaneità.
Il Giuocatore è una delle “sedici commedie nuove” che Goldoni si impegna a scrivere, sul finire del carnevale del 1750, per sfida con il pubblico veneziano, in un solo anno, è un vivido studio di caratteri, tratteggiati con brio e precisione, che compongono il ritratto di un’intera società, con le sue virtù e, soprattutto, i suoi vizi.
Un testo sempre in bilico tra commedia e dramma, di grande modernità. Una commedia nera che racchiude in sé la possibilità di raccontare con leggerezza i vizi e le ipocrisie dell’uomo. La musica dal vivo, il ballo e le canzoni originali interpretate dai personaggi contribuiscono a comporre uno spettacolo complesso, ma anche ironico e giocoso, che non tralascia il dramma dei personaggi e punta a riscoprire la vera anima di Goldoni, scrittore capace di scandagliare in profondità l’animo umano col sorriso sulle labbra.
Venerdì 17 gennaio, ore 21
Alessio Boni
ILIADE.
Il gioco degli dèi
testo di Francesco Niccolini
liberamente ispirato all’Iliade di Omero
produzione Nuovo Teatrodiretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo/Fondazione Teatro della Toscana/Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
A dieci anni dalla nascita, dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.
Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli Dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani: la civiltà dovrà attendere l’età della tragedia per conoscere la responsabilità personale e tutto il peso della libertà da quegli Dèi che sono causa di tutto, ma non hanno colpa di nulla.
Mercoledì 29 gennaio, ore 21
Lodo Guenzi in
MOLTO RUMORE PER NULLA
di William Shakespeare
Produzione La Pirandelliana/Teatro stabile del Veneto
“Molto rumore per nulla”, una delle migliori opere di Shakespeare, scritta tra il 1598 e il 1599, si caratterizza per la presenza di innumerevoli giochi di parole e per una brillante interpretazione dei ruoli di genere. Gran parte di questa tragicommedia ruota attorno alla scrittura di messaggi segreti, allo spiare e origliare conversazioni riservate. Le persone fingono costantemente di essere altro da quello che sono, vengono scambiate per altre persone o sono costantemente ingannate. All’interno dell’opera, l’azione dipende soprattutto dalla parola e ogni personaggio di “Molto rumore per nulla” ha il suo modo di giocare, elaborare o abusare del linguaggio. I due protagonisti dell’opera sono Beatrice e Benedetto, hanno tendenze linguistiche che li definiscono. Beatrice è vista -nel pregiudizio dell’epoca- come “bisbetica” a causa della sua “lingua tagliente”. Mentre lo stile di conversazione metaforico di Benedetto è ciò che porta Don Pedro a definirlo “dalla sommità della testa alla pianta del piede tua allegria”. Questo è senza dubbio anche ciò che sta dietro alla battuta di Beatrice che definisce Benedetto “il giullare del principe”. “Molto rumore per nulla” è caratterizzato da una comicità ironica e d’effeo, ma nel testo risiedono anche riflessioni ben più complesse: come gli uomini e le donne vengano trattati in modo differente all’interno della società. La differenza fra le relazioni tra sessi opposti e uguali sono è al centro della commedia di Shakespeare che, per alcuni temi come il linguaggio violento e la trama ingannevole, sembra in certi momenti oscillare verso il tragico.
Giovedì 6 febbraio, ore 21
CARUSO: passione 2.0
“è una catena ormai che scioglie il sangue dint’e vene sai”
con Emanuela Bianchini ed i solisti della compagnia Mvula Sungani Physical Dance
regia e coreografie Mvula Sungani
produzione Mvula Sungani Physical Dance
In occasione del trentennale dell’incisione di Caruso, brano di sublime ispirazione che ha avuto uno enorme successo internazionale (con oltre cento versioni in altrettante lingue), scritto e musicato dal grande Lucio Dalla e dedicato ad uno dei più’ grandi tenori di fama mondiale qual è stato Enrico Caruso, il regista e coreografo Mvula Sungani in collaborazione con il Comune di Sorrento, ha ideato e creato per l’etoile Emanuela Bianchini una nuova opera coreografica dal titolo Caruso: Passione 2.0. Lo spettacolo nella sua nuova versione, vede una nuova regia e l’aggiunta della creazione Passione 2.0, viaggio visivo, emozionale nel mondo femminile partenopeo liberamente tratta dall’omonimo film di John Turturro a cui si ispira per sottolineare il messaggio che la multiculturalità e una ricchezza soprattutto quando riesce a generare forme artistiche uniche.
Martedì 18 febbraio, ore 21
PERFETTI SCONOSCIUTI
uno spettacolo di Paolo Genovese
con (in o.a.) Dino Abbrescia, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Lorenza Indovina, Valeria Solarino
produzione NuovoTeatro diretta daMarco Balsamo/ Fondazione Teatro della Toscana /Lotus Production
Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale portando in scena l’adattamento di Perfetti sconosciuti, una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”.
Giovedì 13 marzo, ore 21
Ninni Bruschetta, Claudio “Greg” Gregori, Fabrizio Colica, Paola Michelini
A MIRROR
Uno spettacolo falso e non autorizzato
di Sam Holcroft
regia e traduzione italiana Giancarlo Nicoletti
produzione di Altra Scena
Qual è il confine fra politica, potere e arte? Siamo veramente liberi da qualsiasi forma di censura? I politici possono condizionare la libertà di espressione? E il pubblico ha bisogno di sentirsi dire la verità o una bugia? A Mirrorè il nuovo testo di Sam Holcroft che ha avuto un enorme successo nel West End londinese. Affrontando temi come la libertà di parola, l’autoritarismo e la censura, è un elettrizzante thriller dark ad alto tasso di ironia e adrenalina. Uno spettacolo di teatro totale, ambiguo e sfuggente, in cui nulla è come sembra e che chiede al pubblico di essere continuamente parte attiva della messinscena.
Giovedì 27 marzo, ore 21
SE DICESSIMO LA VERITÀ
Ultimo capitolo da un’idea di Giulia Minoli
Regia Emanuela Giordano con Daria D’Aloia, Simone Tudda, Lucia Limonta, Daniele Molino
produzione Centro Teatrale Bresciano, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Teatro Stabile di Bolzano, Fondazione TRG con il patrocinio di Fondazione della Comunità Bresciana
Da dieci anni l’opera-dibattito sulla legalità di Minoli e Giordano attraversa l’Italia raccontando storie di resistenza e lotta alla criminalità organizzata. Un testo vivo, che si rinnova e si nutre delle tante vicende e persone che a ogni passaggio ne arricchiscono i contenuti e la drammaturgia.
Le autrici si concentrano sul nostro presente, minacciato da una “distrazione di massa” che lascia ancora maggior spazio al potere criminale, alla “prassi” corruttiva come modus vivendi. Raccontano gli aspetti meno conosciuti del fenomeno mafioso, quelli che riguardano la globalizzazione, l’alta finanza, i cosiddetti uomini cerniera, professionisti accreditati che fanno da tramite tra il crimine e le amministrazioni pubbliche, gli imprenditori in difficoltà e i sempre più spregiudicati sistemi di investimento. Al centro la ‘ndrangheta che si è insediata al Nord Italia, minacciando l’assetto urbanistico del territorio, le sue regole sociali, la sua storia “sana”.
Uno spettacolo potente, dove le storie sono quelle dei figli delle vittime, del giornalismo impegnato, di imprenditori testimoni di giustizia, di professori e associazioni che osservano e studiano il fenomeno, archetipi umani che sintetizzano la complessità di un problema che non può più essere affrontato tracciando con sicurezza una linea di demarcazione tra chi è “contaminato” e chi non lo è.