Discarica Ischia di Crociano: alcune domande

Comunicato stampa.

L’ attenzione dei Cittadini in questi ultimi tempi si è rivolta sulla vicenda del rigassificatore galleggiante in Porto e che mostra di essere in vita da quella striscia di bava biancastra che vomita ogni giorno in mare, restando in attesa della metaniera che tarda ad arrivare e che mostra chiaramente anche a quelli che ci credevano, che la tanto sbandierata emergenza era solo propaganda a favore di meri interessi economici, ultimamente ha ripreso vigore l’interesse sulle Acciaierie, interesse un po’ sopito e di pertinenza di nicchie di addetti ai lavori… le nuvole di polvere che investono la Città, evidenziano il livello di rispetto per la salute e l’ambiente che si ha in questo territorio già a lungo provato e su cui in molti sembrano più accanirsi che cercare di rilanciare o forse sarebbe meglio dire ,di risollevare da uno situazione ormai decennale di crisi. In attesa di notizie più certe sul destino dello Stabilimento, leggiamo di proposte e piani spesso contrastanti e per niente rassicuranti sulla ripresa di una attività industriale a Piombino e ci consola solo un poco la presa in carico governativa della situazione, sperando che non sia solo un mezzo per andare avanti senza nulla risolvere.

A tutto questo va aggiunta la questione della discarica di Ischia di Crociano, che pur tralasciata per gli avvenimenti sopra citati, rimane lì a mezz’aria… Cosa sta facendo la Curatrice fallimentare? Cosa è quel nuovo cumulo di terra che si aggiunge ai famosi 36 metri esistenti? Da dove proviene quella terra? Queste le prime domande che ci vengono in mente, ma a queste potremmo aggiungerne altre  tipo : le opere per la captazione del gas a che punto sono e così quella per il percolato?  Lo chiediamo perché ,anche se in modo episodico si sono nuovamente avvertite le maleodoranze e non vorremmo che le piccole buche contenenti rifiuti non divenissero col tempo sempre più grosse e più trascurate tornando a riproporsi il vecchio problema già vissuto ai tempi di Rimateria. Quello che ci stupisce, ma essendo in Italia nemmeno più di tanto, è il silenzio di Enti come l’ASL e l’ARPA che a nostro parere dovrebbero dare pubblicamente notizie certe sull’andamento della messa a punto della discarica secondo i termini previsti dalla Legge, restino invece in religioso silenzio, quasi si trattasse di cose che non riguardano la comunità e l’Ambiente, ma di segreto di Stato che non può essere divulgato. I nostri saranno solo sospetti infondati, ma se come è avvenuto nel passato, quando venivano date come già realizzate opere  invece nella realtà largamente incomplete e malfunzionanti, si capiscono a patto di non essere in malafede le nostre perplessità.

E visto che siamo nell’argomento, che fine hanno fatto i carotaggi? Se tutto è stato fatto in regola, come mai sono stati sempre ostacolati con le scuse più varie o opponendo rifiuti senza motivazione? I Privati che al momento hanno in affitto la discarica potranno non essere interessati a questo, ma esistono delle Leggi che per il Bene Comune e intendiamo la Salute in primo luogo, oltrepassano gli eventuali ostacoli frapposti. Insomma a problemi antichi se ne aggiungono di nuovi e tutti hanno un comune denominatore ,il profitto da un lato e lo scarso rispetto per i Cittadini, i Lavoratori e l’Ambiente.

Comitato La Piazza Della Val Di Cornia