Comunicato stampa.
Prendiamo atto che la conferenza dei servizi si è riunita oggi 27 aprile per la concessione dell’ autorizzazione all’esercizio dell’impianto di Rigassificazione nel porto di Piombino ed ha rilasciato un nuovo parere favorevole, restando contrario assolutamente il Comune di Piombino. Si sono espressi in tal senso, pur mancando il documento definitivo sulla sicurezza. La stessa Snam, che deve mettere in funzione l’impianto, asserisce che non è stata ancora completata dal Comitato tecnico regionale la verifica di una parte delle prescrizioni contenute nel documento autorizzativo emanato dal Commissario Giani.
Un altro elemento molto grave di tutta questa procedura è che si consente il superamento dei limiti di legge per l’emissione degli inquinanti. Sembra che i cittadini piombinesi dopo parecchi decenni di pesante inquinamento che hanno dovuto subire possano continuare ad essere sottoposti anche a questo rischio per non andare contro agli interessi delle multinazionali dell’energia.
Ma che Paese è diventato l’Italia, un Paese nel quale norme e procedure possono essere violate con tanta disinvoltura? Uno studente di diritto amministrativo, esaminando il procedimento di autorizzazione della collocazione ed esercizio di un impianto di rigassificazione nel porto di Piombino avrebbe degli ottimi motivi per domandarsi se in Italia tale diritto esista ancora. A tutto questo quadro fanno da cornice i tentativi di negazione o minimizzazione dei rischi dell’impianto da taluni portati avanti, magari forse per opportunismo politico e interessi personali, supportando quelli ben maggiori delle potenze economiche delle multinazionali dell’energia che dettano le loro agende sulla scena politica. Siamo profondamente arrabbiati anche se non ci siamo mai fatti illusioni visto il gioco di interessi in campo.
Da ultimo una sensazione di schifo per tutto questo crediamo di avere, almeno, il diritto di di esprimerla.
Comitato la Piazza della val di Cornia
Gazebo 8 giugno
Comitato Liberi Insieme per la salute
Comitato Salute Pubblica